“In Italia c’è una situazione di totale confusione”. È un fiume in piena Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, che nella sua consueta diretta del venerdì affronta a tutto campo i temi più caldi dell’attualità politica. Al centro dell’intervento, la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge regionale campana sul terzo mandato, ritenendola in contrasto con la normativa nazionale.
“Abbiamo Comuni grandi dove vige l’obbligo del doppio mandato, Comuni piccoli dove invece è possibile candidarsi anche per un terzo giro. E poi – incalza De Luca – parlamentari, sottosegretari, ministri, persino il Presidente del Consiglio e della Repubblica, che possono restare in carica ‘nei secoli dei secoli’. L’unico limite riguarda i presidenti di Regione”. Una disparità che, secondo il governatore, non trova giustificazione: “La motivazione della concentrazione di potere è una grande idiozia. I presidenti possono essere mandati a casa anche dopo un solo mandato, come dimostra la cronaca politica recente”.
De Luca punta il dito anche contro quella che definisce un’evidente disparità di trattamento: “Il presidente del Veneto sta concludendo il terzo mandato nel 2025, e nessuno ha avuto nulla da ridire. Lo stesso dicasi per il Piemonte, che ha approvato una legge identica a quella della Campania nell’estate 2023. Eppure, solo la nostra è stata impugnata”. Una stortura che secondo il governatore si spiega con due precise volontà politiche: “Da una parte, c’è una totale indifferenza verso i territori e i programmi da portare avanti. Dall’altra, si vuole impedire ai cittadini di esprimersi liberamente. Invece di dare la parola agli elettori, si preferisce decidere tutto nei palazzi romani, facendo il mercato delle candidature”.
“Keep calm, i problemi cominciano ora” – Nonostante la sentenza, De Luca mantiene un tono di apparente tranquillità: “La decisione della Consulta? Mi ha fatto tornare alla vita. Ora però bisogna evitare che la Campania e Napoli tornino nella palude. Nessuno si distragga: le chiacchiere sono chiacchiere, ma i programmi sono ciò che resta”. E ricorda: “Nei prossimi due mesi dobbiamo realizzare opere il cui valore supera quello che in altre regioni si è fatto in dieci anni”. A chi immagina già scenari da campagna elettorale, risponde con fermezza: “Io per ora non perdo tempo con la politica politicante. Quando sarà il momento, parlerò con i cittadini”.
Il rebus dei dazi e la critica a Biden – Ma non è solo la politica italiana a tenere banco. Il governatore campano dedica una parte consistente del suo intervento al tema dei dazi introdotti dagli Stati Uniti, con un affondo diretto all’indirizzo del presidente americano: “Un po’ squinternato: fa e disfa a seconda di come si sveglia la mattina. Ha introdotto elementi di volgarità anche nel dibattito politico”. Le conseguenze sui settori strategici preoccupano, ma De Luca prova a rassicurare: “Le nostre produzioni agroalimentari sono di qualità così alta che sarà difficile sostituirle. Ma non possiamo permetterci leggerezze: faremo un’analisi attenta e, se necessario, attiveremo misure di sostegno, non solo per l’agroalimentare, ma anche per l’automotive e il farmaceutico”.
“Endometriosi, un’iniziativa concreta” – Tra le priorità immediate, una nuova iniziativa sanitaria: “Stiamo programmando un intervento strutturato sull’endometriosi, una patologia che colpisce centinaia di donne e ragazze. Abbiamo definito un percorso di cura e vogliamo che in ogni Asl ci sia un punto di riferimento per la prima visita”. De Luca sottolinea l’importanza del coinvolgimento dei medici di base per l’individuazione precoce dei sintomi e annuncia una collaborazione con la clinica Malzoni di Avellino, centro di eccellenza nella chirurgia ginecologica. “È una battaglia di civiltà che vogliamo combattere con forza”.
“Organi, primato e orgoglio campano” – Infine, un tema di grande umanità: la donazione degli organi. “Abbiamo raggiunto il primato nazionale con il 97% di disponibilità alla donazione, rispetto a una media italiana dell’87%. È un segnale straordinario di civiltà e solidarietà”. Undici trapianti in 48 ore: è questo il risultato che De Luca sventola con orgoglio. “Invito tutti a dare il consenso alla donazione quando si fa la carta d’identità. Grazie a questa disponibilità, la Campania ha potuto contribuire a salvare vite in tutta Italia”.
“Testa alta, schiena dritta” – Il messaggio finale è netto: “Noi, modesti artigiani della politica, rimarremo concentrati sulle cose da fare per tutto il 2025. Difenderemo la dignità della Campania e di Napoli, nonostante la politica politicante”. Un De Luca combattivo, che rilancia sul futuro, pronto a sfidare le logiche romane con un’agenda fitta di impegni, tra infrastrutture, sanità, lavoro e diritti civili. IN ALTO IL VIDEO