AVERSA. Lapprovazione del Siad, la scorsa settimana in Consiglio comunale, continua a tenere banco tra lopinione pubblica e tra i rappresentanti dei partiti politici.
A parlare è oggi il segretario cittadino del Partito Democratico Mariano DAmore. Sono stati necessari nove anni per giungere allapprovazione dello strumento di pianificazione commerciale di Aversa, il cosiddetto Siad. Quando lamministrazione Golia, nel lontano 2000, avviò la redazione del piano, Aversa fu una delle prime città in Campania ad attivarsi. Oggi è una delle ultime realtà a dotarsi del piano commercio. Nel frattempo, il settore si è sviluppato al di fuori di ogni regola. Nel merito, noi del Pd siamo contrari ad alcune scelte contenute nel Siad. Il piano prevede linsediamento di una nuova struttura della grande distribuzione, si presume di tre-quattromila metri quadri, nella zona di Aversa Nord, al confine con Teverola, Inoltre, è prevista la possibilità di aprire 15 nuovi centri di media distribuzione, cioè tra i 250 e i 1.500 metri quadri. Nellultimo consiglio comunale, il Pd ha presentato, attraverso il consigliere Francesco Gatto, un emendamento che consentiva lapertura al massimo di 5 centri di questo tipo, ma la nostra proposta non è stata accolta dalle altre forze politica, di maggioranza e di opposizione. Ce ne rammarichiamo molto. Lidea di consentire lapertura ad Aversa di alcune magliaia di metri quadri di nuove strutture commerciali è sbagliata perché creerà ulteriori problemi al già caotico traffico cittadino e determinerà una nuova espansione della distribuzione organizzata in un settore, come il commercio aversano, già saturo in molti comparti e afflitto da gravi condizioni di crisi. Non si può, da un lato, parlare di sostegno ai centri commerciali naturali e, dallaltro, assumere scelte che aprono la strada a nuove strutture della medio-grande distribuzione. O si è in mala fede o si hanno le idee confuse. Da che parte sta lamministrazione Ciaramella ed esiste una politica coerente per il commercio ad Aversa?.