Alessandro Ploner, 28 anni, di San Cassiano (Bolzano) è il vincitore del Campionato Mondiale di deltaplano 2008. Il pilota si è aggiudicato il trofeo articolato in 10 giornate di gara con percorsi fissi da compiere nel più breve tempo possibile di circa 150 chilometri caduno.
Il punteggio è determinato dalla lettura dei dati riportati sul GPS di bordo che registra gli spostamenti in aria e sul territorio. La competizione si è svolta dal 20 luglio al primo agosto nel comprensorio del monte Cucco, una splendida vallata di Sigillo in provincia di Perugia. Il pilota italiano ha avuto la meglio su 80 atleti di 14 nazioni: Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra, Olanda, Francia, Stati Uniti, Giappone, Australia, Russia, Kazakistan, Slovenia, Argentina. Il campionato si svolge ogni 4 anni e questa edizione era organizzata dalla Federazione italiana Volo libero che aderisce alla FAI, Federazione aeronautica internazionale e al AeCI-CONI.
Quello di Ploner non è stato l’unico successo tricolore. Il secondo posto è andato infatti a Christian Ciech, 36 anni, di Trento. Grazie a questa doppietta la squadra italiana ha così conquistato anche il titolo mondiale per team nazionali. Ploner è studente universitario di ingegneria e si allena quotidianamente sulle Dolomiti. Questa disciplina attende da anni il riconoscimento per poter accedere alle Olimpiadi e vanta circa 10mila appassionati, sparsi per tutto il Paese. I seguaci di Icaro sono raggruppati in circa 130 clubs di volo che si riconoscono nella federazione. Il velivolo è composto da un telaio rigido in sofisticati materiali, prevalentemente carbonio, mentre le ali sono di “dacron”, lo stesso tessuto che viene utilizzato per le vele delle barche.
Numerose anche le donne che si avvicinano al volo libero, tanto che la gara aveva anche una categoria woman con 28 partecipanti di 13 nazionalità diverse. Ha vinto la tedesca Corinna Schwiegershausen. Una curiosità: la “meno giovane” si chiama Svens Brigit è australiana e ha 63 anni. Il titolo mondiale quest’anno è stato dedicato al pilota Angelo D’Arrigo, scomparso nel 2006, indimenticato campione che compì lo straordinario sorvolo dell’Everest e del quale parlarono stampa e televisioni mondiali. Gli altri premi sono invece intitolati ad Angelo Crapanzano e Giulia Iannella, rispettivamente l’inventore del sistema di punteggio attuale per le competizioni ed istruttrice di volo del Monte Cucco.
“In un momento così importante per il nostro Paese mi preme sottolineare due cose”, ha dichiarato Luca Basso, vicentino, presidente della Federazione Italiana Volo Libero, che aggiunge: “L’Italia che si avvicina con tante speranze alle Olimpiadi ha già conquistato questo successo. Testimonianza che la passione dei nostri piloti sta dando risultati straordinari. Il volo libero non è affatto una disciplina estrema, ma si svolge in condizioni di assoluta sicurezza, a contatto con la natura, non per persone in cerca di emozioni forti, ma semplicemente dedicata a chi guarda al volo come una ricerca di simbiosi con l’ambiente. Mi auguro che in futuro il numero di appassionati cresca ancora, anche e soprattutto in difesa dei più veri e genuini valori sportivi”.