Spalletti: “Ho lavorato male, ma il mio futuro lo decido io”

di Angela Oliva

 ROMA. A tre giornate dalla fine del campionato arriva l’ammissione di colpa da parted el tecnico giallo-rosso Luciano Spalletti.

“Il sesto posto sarebbe importante, – ammette – anche se ho lavorato male in rapporto alla forza della squadra che ho avuto a disposizione. Bisogna assumersi delle responsabilità, altrimenti si fa lo scaricabarile. Ho parlato con i giocatori e gli ho detto che voglio il sesto posto anche se mi va stretto per l’organico che ho. – continua Spalletti – La coppa Uefa l’hanno giocata il Milan, la Fiorentina. Squadre che ci sono avanti in classifica e che non sono riuscite ad arrivare fino in fondo a questa manifestazione. E’ una competizione difficile che ci dà visibilità e importanza. Non dobbiamo snobbare questa possibilità”.

Ma oggi, Spalletti vuole pensare solo alla prossima gara in cui la Roma incontrerà il Catania di Walter Zenga che ha già conquistato la salvezza ma non concede regali a nessuno: “La squadra etnea ha fatto un buon campionato, complimenti a Zenga per il lavoro svolto. Vorrà rafforzare la sua posizione per cui non sarà facile: a Cagliari però ci sono stati segnali positivi, sarà importante rivedere domani la stessa grinta. Al Sant’Elia ho visto una squadra in buona salute, reattiva e in grado di offrire fluidità al suo gioco”.

Inevitabilmente si parla del possibile passaggio del tecnico su un’altra panchina e sul suo rapporto con la società giallo-rossa: “Non è facile lavorare in un contesto in cui ogni giorno parte un treno da valutare. Così si creano degli attriti. Al di là di confronti diretti – ha aggiunto il tecnico giallorosso – contatti con la dottoressa Sensi ci sono sempre. Non c’è una convocazione precisa prima del termine della stagione. Quando ha parlato con me, ha sempre espresso la volontà di restare e che non ci sono situazioni che permettono di prendere seriamente in considerazione la cessione della società. Il mio futuro e’ legato – conclude – solo a quello che voglio fare io. Convocazioni non ne ho avute, ma può succedere e io lo faccio volentieri”.

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