AVERSA. Ancora la movida tiene banco nella discussione “istituzionale”. Della Valle risponde così alle accuse mossegli da Cecere.
“Pur ringraziando il consigliere Cecere per aver voluto accostare al mio nome laggettivo serafico che, se non vado errato, etimologicamente fa riferimento ai Serafini, angeli molto vicini al Signore, nella consapevolezza di non meritare tanta grazia, sento di non poter condividere neanche le osservazioni dallo stesso fatte in materia di movida. E non posso fare a meno, inoltre, di notare che al Cecere riesce molto bene criticare ma non è altrettanto brillante nel fare proposte o nellindicare possibili soluzioni. Tanto premesso, mi corre lobbligo di chiarire che le tanto vituperate telecamere, in più occasioni, hanno funzionato da perfetto deterrente ed in molte altre hanno consentito di individuare scalmanati e delinquenti che si sono resi protagonisti di episodi violenti e di gesti inconsulti. Inoltre, proprio attraverso le riprese delle telecamere è stato possibile individuare e punire i proprietari dei locali pubblici che non si sono attenuti alle disposizioni relative agli orari di chiusura dei loro esercizi. Dopo questa doverosa premessa, resta da chiarire definitivamente che il problema della movida non investe direttamente la Polizia municipale, ma, trattandosi di un vero e proprio problema di ordine pubblico, interessa principalmente le altre forze di polizia, più volte allertate dal sottoscritto e dal Sindaco anche grazie allintercessione del Prefetto di Caserta. Quanto al concreto impegno del sottoscritto, quanto del Sindaco Ciaramella, relativamente allistituzione di un servizio notturno dei Vigili urbani invito il consigliere Cecere ad informarsi meglio prima di emettere sentenze definitive, atteso che anche i mancanza di fondi specifici o in attesa della loro destinazione, da parte delle delegazione trattante, a queste attività straordinarie, in via del tutto eccezionale ed in collaborazione con le altre forze dellordine è stato attivato il servizio”.