Esce in edicola il numero di agosto di Fresco di Stampa

di Redazione

 AVERSA. Esce in edicola, sabato 1 agosto 2009, sempre al prezzo di 1 euro, il nuovo numero del magazine di Terra di Lavoro “Fresco di Stampa”.

In copertina, il dossier sul turismo in provincia di Caserta. Dall’inchiesta del mensile emerge, chiara, l’ennesima mancata occasione per Terra di Lavoro. Mare, montagna o città d’arte? Nel Casertano il turista può scegliere, se non fa caso al degrado ambientale e all’incuria dei monumenti. La foto di copertina (di Franco Spinelli), dal titolo: “Ma non sono pietre vecchie”, ritrae l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere. “Fresco di Stampa” si sofferma sulle cattedrali nel deserto, quei beni storici e artistici che i turisti non visitano più. Alla Reggia c’è stato un calo del 26%, mentre l’Anfiteatro di Santa Maria incassa appena 15mila euro all’anno, meno di una tabaccheria dell’Appia. Sul tema dell’ambiente vengono pubblicati approfondimenti sull’inceneritore di Acerra, che ha superato i limiti di tolleranza previsti dalla legge, nel silenzio più totale.

A completamento del servizio, interessante il commento di Nunzia Lombardi, coautrice, insieme al giornalista Bernardo Iovene, del libro “Campania Infelix”. Nella sezione legalità, le manie dei boss della camorra: c’è chi lancia i coltelli, chi è terrorizzato dall’infarto e chi gira armato fino ai denti. Spazio è dato anche al ritorno del nucleare, con gli imprenditori casertani che sarebbero felici di una riapertura della centrale del Garigliano. Uno speciale estivo è dedicato alla scrittura e alla fotografia, con i “Diari di viaggio”, da Caserta verso il mondo. Sei itinerari esplorativi raccontati con parole e immagini da scrittori, reportagisti e fotografi di Terra di Lavoro. Si tratta di Davide Vargas, Francesco Forlani, Sergio Nazzaro, Paolo Mastroianni, Salvatore Di Vilio e Paolo Graziano. Dopo la parte del giornale dedicata alle diverse aree di Terra di Lavoro, dall’agro aversano, al maddalonese e da Caserta alle città all’Alto casertano, spazio è dato alla cultura e allo sport. In chiusura, la consueta rubrica della giovane scrittrice casertana, vincitrice del premio Calvino, Giusi Marchetta.

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