Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso vedranno i Mondiali in tv: è quello che tanti argentini si sono detti stamani, qualche ora dopo l’annuncio del gruppone con i 30 preselezionati per l’appuntamento in Sudafrica della ‘Seleccion’ guidata da Diego Armando Maradona.
Nel fornire la lista, che il 1 giugno dovrà decurtare ai 23 nomi definitivi, il ‘pibe de oro’ ha riservato molte sorprese ai tifosi della Nazionale, gestendo comunque l’atteso annuncio senza toni roboanti o dichiarazioni agguerrite, che negli ultimi mesi non sono certo mancate.
Diego si è detto certo che questa ‘Seleccion’ è meglio di quella che vinse i Mondiali messicani del 1986, dove lo stesso Maradona fu consacrato il migliore giocatore del pianeta. La novità più rilevante è proprio il fatto che Zanetti e Cambiasso rimangano a casa.
Insieme a quelle del difensore del Barcelona Gabriel Milito e del centrocampista del Real Madrid Fernando Gago, quelle di “Zanetti e Cambiasso sono le assenze più pesanti”, sottolinea il quotidiano Clarin, in sintonia con quanto ripetono da ieri sera la tv e i giornali on-line. Un po’ tutti, tifosi e media, ricordano che i due argentini residenti in Italia fanno parte di una squadrone, l’Inter, che domenica potrebbe vincere il campionato e tra dieci giorni anche la Champions League, se riuscirà a battere in finale il Bayern Monaco. Al centro di tutti i commenti a Buenos Aires c’é soprattutto il caso Zanetti: ha 36 anni e 136 partite con la Nazionale, record assoluto nella storia dell’Argentina. Diverso il caso di Cambiasso (46 partite con la ‘Seleccion’) che – ricorda qualche organo di informazione – “in realtà non è mai stato nei piani di Diego”.
Sul fronte degli inclusi a sorpresa i nomi chiave sono quelli dei difensori Juan Manuel Insaurralde e Ariel Garcé, e del centrocampista Sebastian Blanco, tutti e tre impegnati in squadre locali (rispettivamente Newell’s Old Boys, Colon e Lanus).
In un’intervista a Fox News, Diego ha parlato dello schema di gioco (un 4-4-2 con una difesa con quattro centrali, di fatto senza laterali offensivi) e di alcuni dei nomi chiave della sua Nazionale. “Non giocherei mai come l’Inter contro il Barcellona”, ha detto, ricordando l’ultima partita per la Champions al Camp Nou (l’Inter perse 1-0). “Non credo che i difensori debbano stare così indietro, perché se hai la palla nella tua area e la perdi, è gol”, ha aggiunto. Nella ‘Seleccion’, in un modo o nell’altro, “la palla deve sempre passare da Messi”, ha precisato il ct, che vede d’altra parte in Veron come “l’uomo che comanda in campo, il mio ‘Xavi'”, e in Mascherano invece come il giocatore che “chiude meglio quando la squadra viene attaccata, perché ‘spazza’ da destra a sinistra”.
I CONVOCATI. Portieri: Sergio Romero (AZ Alkmaar/OLA), Mariano Andujar (Catania/ITA), Diego Pozo (Colon).
Difensori: Nicolas Otamendi (Velez Sarsfield), Martin Demichelis (Bayern Monaco/GER),Walter Samuel (Inter/ITA), Gabriel Heinze (Olympique Marsiglia/FRA),Nicolas Burdisso (AS Roma/Italia), Clemente Rodriguez (Estudiantes), Juan Manuel Insaurralde (Newell’s Old Boys), Ariel Garcé (Colon), Fabricio Coloccini (Newcastle/ING).
Centrocampisti: Jonas Gutierrez (Newcastle/ING), Maximiliano Rodriguez (Liverpool/ING), Javier Mascherano (Liverpool/ING), Juan Sebastian Veron (Estudiantes), José Sosa (Estudiantes), Angel Di Maria (Benfica/POR), Juan Mercier (Argentinos Juniors),Javier Pastore (Palermo/ITA), Mario Bolatti (Fiorentina/ITA), Jesus Datolo (Olympiakos/GRE), Sebastian Blanco (Lanus).
Attaccanti: Lionel Messi (Barcellona/SPA), Gonzalo Higuain (Real Madrid/SPA), Martin Palermo (Boca Juniors), Sergio Agüero (Atletico Madrid/SPA), Diego Milito (Inter/ITA), Carlos Tevez (Manchester City/ING), Ezequiel Lavezzi (Napoli/ITA).