La Fiorentina lascia libero il suo allenatore Cesare Prandelli per la nazionale italiana, dopo il contatto avvenuto tra il presidente della Figc Giancarlo Abete e Diego Della Valle.
Lo fa con un comunicato in cui rimette la scelta di restare a Firenze o andare a sedersi sulla panchina della Nazionale, allo stesso Prandelli. “Il suo azionista di riferimento Andrea Della Valle – si legge nella nota – si rimette alla decisione di Cesare Prandelli”.
Questo il testo del comunicato ufficiale diramato dalla società viola, sul suo sito, in merito al possibile futuro di Prandelli da commissario tecnico della nazionale. “Con riferimento alle notizie in merito a un contatto tra Abete e Diego Della Valle – si legge nella nota – la Fiorentina precisa che solo ieri Abete ha chiesto ad Andrea Della Valle di poter prendere contatto con Prandelli. Preso atto che la richiesta riguardava la Nazionale, Della Valle ha manifestato ad Abete la disponibilità della società di rimettersi alle decisioni del proprio allenatore”. La parte finale del comunicato è un vero e proprio appello: “La Fiorentina, nellinteresse della squadra e dei suoi tifosi, chiede solo che la situazione venga chiarita al più presto, in modo da pianificare il proprio futuro”.
Il contatto Prandelli-Italia ci sarebbe già stato, la disponibilità esiste. Anche perchè il comunicato-libera Prandelli ha ulteriormente logorato i rapporti tra tecnico e proprietà: e comunque, la responsabilità del divorzio dovrà ricadere sulle spalle del futuro ct. Dunque, nessun colpo di scena è escluso, tra umoralità della piazza e riserva di Prandelli da sciogliere. Ma lottimismo in casa Italia è un segnale. Più che il contratto (due anni con lopzione sui successivi due) o lo staff di Prandelli, lostacolo resta la separazione da Firenze. “La nazionale? Non sono mai stato contattato dalla Federcalcio – ha detto invece Claudio Ranieri, laltro ct ideale, anzi virtuale – Mi fa piacere che in tanti abbiano pensato al mio nome, ma per me il progetto Roma è al primo posto. In futuro mai dire mai. Sono molto contento per Prandelli, merita di allenare la squadra azzurra: sono convinto che farà bene anche se allenare la nazionale è molto diverso dal guidare un club”. Forse anche Ranieri sotto sotto ci sperava, di sicuro ha capito come va a finire.
E lui, Cesare Prandelli, per ora rispetta il silenzio-stampa e parte per il Canada. Al ritrovo della Fiorentina allo stadio Franchi, in vista della partenza per la tournee in Canada, lallenatore della Fiorentina non ha voluto commentare le indiscrezioni che lo descrivono con quasi assoluta certezza come il successore di Marcello Lippi alla guida della nazionale. Questa mattina Prandelli, dopo essere arrivato allo stadio, non è salito sul pullman in partenza per Fiumicino con la squadra e questo ha creato un po’ di scompiglio ma dalla società hanno fatto sapere che il tecnico viola si era dimenticato il telefono a casa, e che si è accodato al pullman con una macchina privata. “Non fatemi domande: sono in silenzio stampa”. Occhiali da sole, con indosso la tuta della società, sorridente, Prandelli, così come del resto aveva già fatto al ritrovo della Fiorentina allo stadio Franchi, non ha voluto parlare del suo futuro. Scendendo per primo dal pullman del club gigliato, Prandelli, avvicinato dai cronisti, si è limitato a stoppare e a dribblare le domande trincerandosi dietro il silenzio stampa.
Ese Prandelli andasse davvero alla Nazionale, quale sarebbe il futuro della panchina viola? Secondo Fiorentina.it la squadra alla fine potrebbe rischiare di dover ricorrere ad un ripiego per sostituire il partente Prandelli. La situazione dei tecnici disponibili è infatti ben diversa rispetto a qualche mese o settimana fa. La prima scelta di Corvino sarebbe stata Gigi Del Neri, allenatore stimatissimo dal dirigente di Vernole che non ha mai nascosto la sua voglia, prima o poi, di lavorare con quello che ormai è il novello mister juventino. In seconda battuta c’è Allegri, l’opzione che rimane comunque la più accreditata al momento. Ma l’ex tecnico del Cagliari è uno dei più papabili anche per la panchina del Milan. A Corvino piaceva e piace Mihajlovic, ma l’allenatore del Catania potrebbe prendere il posto di Mourinho all’Inter, Massimo Moratti infatti non ha mai nascosto la stima per il suo ex collaboratore (fu all’Inter come vice di Mancini). Restano le piste che portano a Gasperini, Marino e Giampaolo, tutti allenatori che non convincono completamente per vari motivi, ma che potrebbero rappresentare le uniche soluzioni possibili. Si parla infine di un’ipotesi affascinante, ma complicata, quella legata al nome di Spalletti, ex tecnico della Roma attualmente alla guida dello Zenit San Pietroburgo. Mal’allenatore di Certaldo ha ancora 2 anni di contratto a 4 milioni netti a stagione.