Perez: “Mourinho al Real”. Ma Moratti frena e chiede 16 milioni

di Redazione

 Manuel Pellegrini non è più l’allenatore del Real Madrid, al suo posto arriva Josè Mourinho.

Lo ha annunciato il presidente merengue, Florentino Perez, nel corso di una conferenza stampa. Il club volta pagina, insomma. La decisione, che era nell’aria da parecchi giorni, arriva al termine di una stagione fallimentare. Il Real era stato costruito per vincere tutto, ma gli acquisti di Kakà e Cristiano Ronaldo (giusto per citare i due investimenti più ingenti di Perez) non sono bastati a interrompere lo strapotere del Barça nella Liga e a vincere la Champions League. Un’annata conclusa con “zeru tituli”, per citare lo “Special One”.

E per riportare il club al vertice del calcio mondiale, Perez ha scelto proprio Mourinho. Prima di chiudere l’incontro con la stampa, durato circa venti minuti, Perez ha risposto in maniera evasiva ad una domanda su un possibile imminente incontro con il presidente dell’Inter, Massimo Moratti: “Se sono qui, – ha detto Perez – non posso parlare con lui”.

Ma l’operazione non è affatto conclusa. Il problema sono i sedici milioni che Moratti vuole per divorziare dal portoghese che, dal canto suo, sostiene di vantare una promessa fattagli dal presidente all’inizio della stagione appena finita: “Se vinci tutto, ti libero gratis”. Il portoghese – innervosito dalla situazione di stallo – sarebbe addirittura pronto a far causa al patron nerazzurro: ci sono testimoni che hanno visto quella stretta di mano, il convincimento di José. Perez offre otto milioni, ma Moratti vuole tutti i sedici, al massimo vorrebbe scontarne tre come conguaglio che l’Inter deve al Real per il bonus Champions inserito nel contratto di Sneijder mentre i restanti tredici potrebbero essere saldati con la cessione di un giocatore madridista di gradimento interista.

La vicenda della rescissione con Mourinho blocca la scelta del nuovo allenatore dell’Inter. A Moratti ha fatto molto piacere l’apertura di Fabio Capello ma, sebbene sia il favorito (pronto un biennale, porterebbe con sé il fidato Franco Baldini, anche se c’è da verificare un’eventuale incompatibilità con Branca), non c’è stato ancora nessun contatto conl’attuale ct dell’Inghilterra. Una mossa calcolata, per evitare che Perez ne approfitti per chiedere uno sconto su Mou. Capello, da parte sua, messaggi ne ha lanciati: “Se non vinciamo il Mondiale, sarà un fallimento” ha detto, ovvero in tal caso sarebbe più facile andarsene.Più defilati restano Guus Hiddink (“La federazione turca non avrebbe piacere a dividerlo con un club” ha detto il suo procuratore) e Pep Guardiola, molto legato al Barcellona. E con Mihajlovic vicino alla Fiorentina e Leonardo come sogno, la bilancia pende a favore di Capello. Ma la decisione giocoforza non avverrà in tempi brevi.

Intanto, Wesley Sneijder, che dopo le dichiarazioni di martedì (“Tornare al Real? Tutto è possibile”) ha corretto il tiro: “Rimango all’Inter”. Aumento in vista per l’olandese, ma non è detto che risolva definitivamente il problema. Infatti, Sneijder ha aggiunto: “La prossima stagione giocherò nell’Inter, ma le cose potrebbero cambiare fra dodici mesi”. Un altro caso Maicon in vista?

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