Il Brasile in Sudafrica non incrementerà la sua bacheca di trionfi mondiali. La squadra di Dunga è stata infatti eliminata dall’Olanda nel primo quarto di finale del Mondiale sudafricano.
I brasiliani si sono fatti sfuggire una partita che sembravano avere in mano a fine primo tempo, chiuso in vantaggio grazie a un gol di Robinho. Nella ripresa invece l’Olanda ha cambiato marcia, mentre i brasiliani hanno tardato a cambiare ritmo. E’ arrivato il pareggio su un pasticcio difensivo (uscita di Julio Cesar a vuoto, tocco in rete di Melo) e il Brasile ha ceduto psicologicamente, subendo le incursioni veloci di Robben e Van Persie, andando spesso in difficoltà in difesa.
L’Olanda è passata in vantaggio con colpo di testa di Sneijder, poi Melo si è fatto espellere per un inutile fallo a gioco fermo su Robben a terra. Il Brasile in 10 ha cercato il pari ma si è scoperto moltissimo e nel finale ha rischiato di subire il terzo gol. Finisce con il 2-1 per l’Olanda.I
Verdetto amaro e inatteso, visto che nel primo tempo il Brasile ha dominato. Nella ripresa, invece, è crollato. Una situazione imprevista, forse dagli stessi giocatori che hanno affrontato l’emergenza quasi increduli. La squadra di Dunga poteva e doveva segnare almeno un altro gol. E ha pagato invece alcuni errori difensivi: l’uscita di Julio Cesar su cross quasi a campanile da sinistra, travolge Melo che sta rinviando di testa e invece causa l’autorete dell’1-1; poi Melo che si perde Sneijder sul corner per il pareggio. L’espulsione, infine, mette definitivamente a terra i verdeoro. Al Mondiale l’Olanda non batteva il Brasile dal 1974, quando gli arancioni vinsero per 2 a 0 con gol di Neeskens e Cruijff. Nei due confronti successivi (1994 e 1998) a prevalere era stato il Brasile. Questo aumenta l’amarezza dei brasiliani, peraltro già in forte disaccordo con la squadra e il modulo di gioco usato da Dunga. Ma d’altra parte l’Olanda in questo Mondiale è alla quinta vittoria consecutiva, un record.
DRAMMA BRASILE. ll Brasile precipita in pieno dramma nazionale. Impietosi, arrivano subito anche i giudizi degli ex. Come Ronaldo, che su Twitter scrive: “Felipe Melo non venga a fare le vacanze in Brasile. Sono senza parole, ancora non ci credo”. E anche Romario: “Gli olandesi hanno approfitatto degli spazi lasciati in campo dai nostri”. “È un risultato che nessuno si aspettava – ha detto il portiere del Brasile e dell’Inter Julio Cesar – ma purtroppo nel calcio succedono queste cose, e bisogna sforzarsi di pensare che il mondo non finisce qui. Eravamo molto fiduciosi, parlavamo sempre dei risultati ottenuti da questo gruppo in tre anni e mezzo e invece ecco com’è andata a finire… Il loro primo gol? Fra me e Felipe Melo c’è stato un attimo d’indecisione fatale, abbiamo sbagliato ma anche questo nel calcio succede…”.
DUNGA FA “IL LIPPI”. Come il ct azzurro Lippi, Dunga si è preso subito tutte le responsabilità dell’eliminazione. “La responsabilità è mia sia dei momenti belli che quelli brutti. Mi considero il primo colpevole di questa eliminazione – detto il ct -. Abbiamo lavorato per un risultato diverso. E stata una partita difficile e particolare. Abbiamo fatto bene nel primo tempo nel secondo è cambiato tutto e non siamo riusciti a tenere la continuità, la stessa concentrazione. Certi errori al Mondiale li paghi, decidono i dettagli e non siamo riusciti a conquistare il nostro obiettivo di diventare campioni del mondo. L’espulsuione di melo? Certo, era un momento decisivo, ha pesato. Ma non può essere una scusa, certe cose nel calcio succedono”.
ROBBEN: “DOBBIAMO CREDERCI”.“Non so cosa è successo nell’intervallo – spiega l’olandese del Bayern, Arjen Robben – prima della gara ci siamo detti di crederci, che potevamo battere il Brasile. Nei primi quindici minuti della gara di oggi non abbiamo giocato bene. In ogni caso abbiamo corretto il tiro e nella ripresa abbiamo giocato un ottimo calcio e li abbiamo battuti. Questa squadra può vincere il Mondiale? Abbiamo un’ottima squadra, dobbiamo crederci, possiamo fare qualcosa qui in Sudafrica. Oggi è stato fatto un grande passo avanti. Ci siamo detti che adesso dobbiamo giocare altre due finali”. Wesley Sneijder, decisivo anche in questa partita, confessa: “Sono molto felice per avere segnato un gol in una partita così importante. Dopo il primo tempo ci siamo parlati negli spogliatoi e ci siamo detti che ci dovevamo sbloccare”.