“Non sono mai stato il proprietario del Verona”. Così Calisto Tanzi, ex patron Parmalat, ha risposto all’ipotesi avanzata della procura parmigiana secondo cui Pastorello fosse una sorta di prestanome dell’industriale.
Tanzi ha poi aggiunto: “Non si può dire che il Napoli è stato retrocesso per la partita vinta dal Verona in casa del Parma. E’ stato il turno successivo a decidere. In quel Parma giocavano i Cannavaro e Fedele, napoletani. Mi sembra impossibile che facessero retrocedere il Napoli”.
Quel 2-1 a Parma fece infuriare l’allora presidente del Napoli Corbelli,socio dell’ex presidente Ferlaino, che accusò il Parma di aver favorito il Verona perché Tanzi era il proprietario di fatto anche della squadra veneta neanche tanto occulto della società veneta, guidata da Gb Pastorello, uomo di fiducia del Cavaliere. Ma linchiesta federale venne aperta e chiusa in tempi brevi.
Del caso si è interessato in questi giorni il programma di Raitre “Report”. Trovati assegni firmati da Tanzi e da suoi uomini di fiducia per finanziare lacquisto del Verona attraverso la “P&P”, la società dei coniugi Pastorello con sede a Montecarlo. La Procura emiliana ha aperto uninchiesta per bancarotta preferenziale: i magistrati accusano Tanzi di aver distratto fondi Parmalat per loperazione-Verona. “È emerso che il Verona calcio era di proprietà di Calisto Tanzi. Comprato con i soldi della Parmalat”, ha spiegato il capo della Procura di Roma, Gerardo La Guardia, allinviato di Report.