La Fifa a Zurigo ha assegnato infatti l’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2018 alla Russia e quelli del 2022 al Qatar.
È la prima volta per entrambe le nazioni e la prima volta anche per aree geografiche: l’est europeo e il Medio Oriente.
2018.Per la Russia si tratta del ritorno di una grande manifestazione sportiva dopo le Olimpiadi estive del 1980 a Mosca e le prossime Olimpiadi invernali del 2014 che sono state assegnate a Sochi. La Russia era data nettamente sfavorita rispetto alle altre candidature di Inghilterra, Spagna-Portogallo e Belgio-Olanda. «La Russia farà tutto il possibile per una buona riuscita della manifestazione», è stato il primo commento del primo ministro russo Vladimir Putin.
2022. Per il Qatar, i Paesi arabi e il Medio oriente in generale è una prima volta assoluta a qualsiasi livello sportivo: finora la principale manifestazione sportiva in Qatar è un Gp di motociclismo che si disputa da qualche anno. Il Qatar, più accreditato nelle previsioni della vigilia, ha superato Australia, Stati Uniti e Giappone-Corea del sud. Il Qatar diventa così il più piccolo Paese (circa 11.500 kmq per 1.750.000 abitanti) a ospitare i Mondiali di calcio per i quali servono almeno dodici stadi. Al momento ce ne sono tre: il Khalifa e l’al-Gharafa nella capitale Doha e l’al-Rayyan nell’omonima città. Si sta costruendo l’Iconic a Lusail. Subito dopo l’assegnazione dei Mondiale, migliaia di persone hanno festeggiato sul lungomare di Doha dove erano stati allestiti megaschermi per seguire in diretta la scelta della Fifa.