AVERSA. Per i cittadini aversani le strisce blu non rappresenteranno una nuova tassa né la negazione di diritti acquisiti, …
… ma solo un mezzo che è necessario utilizzare per rendere vivibile una città in cui su ogni cinque abitanti quattro dispongono di un’automobile di proprietà da parcheggiare su un territorio la cui superficie è di poco superiore agli 8 chilometri quadrati, occupati per gran parte da immobili. E’ questo il pensiero del sindaco Ciaramella che, dopo aver replicato alle osservazioni avanzate sul tema dal consigliere regionale e collega di partito Giuseppe Sagliocco, ora risponde alle richieste dei cittadini che il 14 agosto hanno protocollato un petizione sul tema.
Premesso che il Codice della Strada – esordisce – non indica in nessun modo rapporti tra posti di sosta liberi e posti a pagamento. Ma afferma, invece, che lobbligo di riservare un adeguata area destinata a parcheggio senza custodia e senza dispositivi di controllo di durata della sosta non sussiste per le zone definite area pedonale, a traffico limitato e in quelle considerate di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta, va detto a chiare lettere che questa amministrazione non intendere le mettere le mani in tasca a nessuno imponendo nuove tasse, né intende negare alcun tipo di diritto. Anzi – continua il sindaco – pur non esistendo per Aversa alcun obbligo di legge in merito, cosicché chi decidesse di parcheggiare nelle strisce blu senza grattino verrebbe immancabilmente condannato in caso di ricorso al giudice di pace,posso assicurare la cittadinanza che le strisce blu verranno affiancate da strisce bianche lì dove sarà necessario e che tale necessità sarà indicata dagli stessi cittadini. Perché attueremo il nuovo sistema di parcheggio solo dopo aver interpellato i comitati di quartiere e le associazioni di civiche per ottenere suggerimenti che vaglieremo attentamente. Ad esempio – prosegue Ciaramella – la proposta arrivata il 14 agosto dai residenti di parco Coppola e parco Argo di autorizzare la sosta gratuita a una sola auto per ciascuna famiglia residente, facendo pagare una quota annua per eventuali altre automobili della medesima famiglia, sembra molto ragionevole. Tanto che – aggiunge – ritengo sia attuabile non solo per i residenti di quei rioni ma, limitatamente alla zona di residenza,per l’intera città che, come è noto, è stata suddivisa in cinque zone.
Naturalmente – osserva il primo cittadino – l’attuazione pratica dell’idea dovrà essere valutata dai tecnici del settore ma sembra logico che sia dia la possibilità ai residenti di parcheggiare gratuitamente almeno una vettura nella propria zona di residenza. Come è altrettanto logico chiedere il pagamento di una quota per la sosta di altre autovetture appartenenti al medesimo nucleo familiare. Comunque è tutto da discutere e, sottolineo, innanzitutto con i cittadini.
Dunque, nessun nuovo balzello, né imposizione ma scelte condivise con l’elettorato che gli ha dato fiducia. E’ questo il pensiero di Ciaramella che tiene chiudere la questione ricordando l’inutilità delle polemiche nate sulle strisce blu. Ben vengano le polemiche, specialmente se costruttive. Ma- conclude – quando si polemizza su un dispositivo non ancora operativo e che, pertanto, ancora non si conosce in dettaglio di certo non si fa l’interesse del cittadino.