Il guazzabuglio Pronto Soccorso-118

di Redazione

 AVERSA. Ormai la classe dirigente dell’ex ASL Ce2 è completamente allo sbando e cerca con disperazione, ma senza costrutto alcuno, di porre rimedio ai guai, grossi, di carenza di personale e di risposta di sanità ai diritti dei cittadini.

La complessa situazione creatasi al Pronto Soccorso di Aversa, dove è in atto una vera e propria guerra, che provoca carenza di personale, incapacità a sopperire anche con sostituzioni momentanee alle assenze, blocco da parte della Regione ad operare nuove assunzioni, rigidità della dirigenza, sta letteralmente togliendo il sonno al direttore facente funzione, Giuseppe Tatavitto. Con un colpo da vero e proprio illusionista, l’altro giorno si è tentato di porre rimedio, con una soluzione tampone, prendere i medici del 118 e portarli al Pronto Soccorso. Una soluzione, studiata a tavolino, con tanto di riunioni preparatorie e voluta fortemente dal Sub Commissario Sanitario, professor Oreste Perrella.

Una soluzione che ha trovato nell’incontro che doveva essere determinante, anche momenti grotteschi. All’incontro, presenti molti medici dello stesso servizio 118, si è infatti scoperto che anche questo servizio non vive di ottimo stato di salute, tanto da essere ridotto in molte postazioni, veramente al lumicino e quindi il solo pensare di spostare medici da un servizio all’altro, avrebbe significato alla fine solo il solito “spogliare Maria e vestire Gesù”. Risultato finale, nulla di fatto, il Pronto Soccorso resta drammaticamente senza personale, il Sub Commissario torna a casa senza alcun risultato, la dirigenza aversana rimedia l’ennesima brutta figura, per una problema trattato da chi tra l’altro nulla ha a che fare con il 118, anzi ci sarebbe da ridire che all’incontro il responsabile del coordinamento aziendale 118 neanche era stato invitato.

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