Si inizia a pensare seriamente alla nuova stagione agonistica, ma il calcio deve ancora una volta guardarsi dentro nel tentativo di liberarsi degli scheletri del suo armadio.
Le indagini della procura di Cremona, in attesa del processo del 2 agosto, continuano a fare passi avanti aggiungendo nuovi nomi alla lista dei possibili deferimenti. Rischiano la Juventus, con Antonio Conte, ed il Lecce poiché Palazzi non crede alle parole di Semeraro jr.
Nella mattinata si era arrivata anche la notizia delliscrizione nel registro degli indagati del presidente del Genoa Enrico Preziosi, che, però, ha prontamente smentito direttamente dal sito ufficiale rossoblù: Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia, pertanto non risulto indagato. Sono illazioni non suffragate da alcuna certezza. Giù le mani dal Genoa. Se gli inquirenti hanno necessità di sentirmi sono a disposizione, ho la coscienza pulita e sinora mai sono stato ascoltato, nemmeno per mettere a verbale le dichiarazioni. Forse sono un bersaglio facile, ma il tiro al piccione non lo accetto. Finché avrò io la gestione del club, è mio compito tutelare il nome del Genoa sotto ogni aspetto. Se in futuro si presenterà qualcuno con le giuste credenziali, non avrò problemi ad andarmene o, eventualmente, restare come azionista di minoranza per agevolare lavviamento. Il Genoa rimane e resterà per sempre nel mio cuore.
Nel primo pomeriggio la stessa Procura di Genova ha fatto sapere di non aver iscritto Preziosi nellelenco degli indagati. l club ligure ha 4 giocatori indagati: Criscito, Milanetto, Dainelli e lormai ex Palacio. Una decisione legata alla presunta combine del derby della Lanterna, Genoa-Samp. Indagato anche Massimo Leopizzi, capo ultrà della società dei grifoni.