Cè già una sorpresa per quanto la decima giornata del campionato di Serie A. La Juventus, la cui imbattibilità perdurava da 49 turni di campionato, è stata sconfitta dallInter di Andrea Stramaccioni, malgrado il vantaggio iniziale firmato Vidal.
La rabbia nerazzurra ha vinto sui numeri, considerate le sconfitte rimediate negli ultimi 4 derby dItalia, e su un arbitraggio che inizialmente laveva penalizzata, e non poco.
LE FORMAZIONI. La Juventus vuole allungare in classifica, tentando una vera e propria fuga. Angelo Alessio sceglie il 3-5-2 con Buffon tra i pali, in difesa il trio tutto forza ed intelligenza tattica Barzagli, Bonucci e Chiellini; a centrocampo la regia è ancora una volta affidata ad Andrea Pirlo, vera mente della linea mediana della Vecchia Signora, mentre più arretrati vi sono il cileno Arturo Vidal e Claudio Marchisio; Asamoah e Lichtsteiner rappresentano la velocità sugli esterni che fanno affidamento alla fisicità di Vucinic ed alla fantasia di Sebastian Giovinco.
LInter non ha intenzione di fermarsi dopo le otto vittorie consecutive ottenute tra campionato ed Europa League. Inoltre i nerazzurri, vincendo, si porterebbero ad una solo punto dagli uomini di Alessio, fattore che non può non essere uno sprono ulteriore. Stramaccioni sconvolge tutti ed opta per un 3-4-3 che vede in campo insieme Antonio Cassano, Diego Milito e Rodrigo Palacio. Una scelta coraggiosa, considerata la partita alquanto ostica. Tra i pali cè Samir Handanovic; in difesa torna Juan, che va a completare il reparto con Walter Samuel ed Andrea Ranocchia; a centrocampo gli esterni sono il capitano, Javier Zanetti, ed il giapponese Yuto Nagatomo, al centro mette ordine Cambiasso aiutato da Walter Gargano.
PRIMO TEMPO. Sotto la direzione di gara dellarbitro Paolo Tagliavento, inizia la gara allo Juventus Stadium di Torino. Pronti via e la Juventus è già in vantaggio: sono passati appena 18 secondi quando Vucinic lancia Asamoah con un ottimo passaggio filtrante, la palla messa in mezzo dallesterno è facile preda di Vidal che insacca senza problemi. Dal replay è evidente la posizione di fuorigioco dellesterno ghanese, la rete era senza dubbio da annullare. Lo sbaglio iniziale rende lambiente incandescente, specie sugli spalti.
LInter si sbilancia ed all8 tocca ad Handanovic volare sulla conclusione di Marchisio, la palla viene messa in angolo. Appena 2 minuti dopo Palacio serve unottima palla a Cambiasso, largentino dal limite dellarea di rigore spara sul fondo. LInter non ci sta e, prima, al 12esimo, viene annullata una rete a Palacio per fuorigioco di pochi centimetri, poi, al 20esimo, è Cassano a tentare il colpo alla Del Piero, il suo destro sullaltro palo non è dei più precisi. Lichtsteiner viene ammonito al 30esimo ed appena 4 minuti dopo rischia di farsi buttare fuori quando commette un fallaccio ai danni di Diego Milito. Tra le proteste nerazzurre larbitro concede la punizione senza mettere mano al taschino. La partita è abbastanza nervosa, tanto che rimedia un giallo anche Samuel. Alessio preferisce sostituire Lichtsteiner con Caceres, per non rischiare ancora .Nel finale di tempo Handanovic salva su Asamoah e Vidal. Il primo tempo termina 1-0 per i bianconeri.
Il fuorigioco di Asamoah |
La sintesi della gara |
SECONDO TEMPO.
La seconda frazione comincia con un cambio: dentro Bendtner, fuori Vucinic. La partita si sviluppa a centrocampo ed è lì che avvengono i maggiori falli, per uno di questi viene ammonito Pirlo. Bonucci da 25 metri, al 51, lascia partire una bordata pazzesca: Handanovic ci mette una pezza per poi esser salvato da Samuel. Palacio è luomo più attivo dellInter: largentino sfiora il goal, prima, su errore della retroguardia bianconera al 52, poi. spara alto su una ripartenza veloce una manciata di minuti dopo.
LInter ha il pallino della gara in mano e lo sfrutta a dovere. Infatti, dopo la conclusione di Nagatomo parata da Buffon, arriva il calcio di rigore al 59: sullo svolgimento di una punizione di Cassano, Milito viene trattenuto da Marchisio. Il fallo sembra essere al limite dellarea, ma per larbitro è calcio di rigore. El Principe impugna lo scettro e batte con prepotenza Gianluigi Buffon. 1-1 allo Juventus Stadium. Lautore del goal è in vena di giocate ed al 63 Bonucci paga con un cartellino giallo. Nei momenti peggiori la Juventus si aggrappa ai suoi leader: uno di questi è Pirlo, che ci prova su punizione, la sua fucilata trova pronto Handanovic che non si lascia sorprendere.
Della serie non cè due senza tre arrivano anche le proteste per un calcio di rigore negato: è la Juventus a a far sentire la propria voce per il presunto fallo di Samuel su Giovinco. Stramaccioni dà vivacità e forza al centrocampo inserendo Guarin al posto di Antonio Cassano.
LInter è un fiume in piena: al 74 Cambiasso non riesce ad insaccare, ritrovatosi praticamente solo davanti a Buffon. E il preludio al goal che arriva ancora con Milito al 75: lattaccante sfrutta una parata di Buffon su tiro potente di Guarin e mette dentro da due passi. E la rete del sorpasso. Linter conduce per 1-2. E tempo di cambi: Caceres lascia il posto a Quagliarella, Milito a Mudyingay. La Juventus attacca a testa bassa: Gargano sbaglia il retropassaggio, sulla palla si fionda come un avvoltoio Bendtner che tenta il pallonetto senza successo; all87 Quagliarella mira la porta calciando da 25 metri, il suo tentativo termina sul fondo di pochissimo. Goal sbagliato, goal subito: le legge del goal non si smentisce. A meno di un minuto dalla fine, Nagatomo pesca prontissimo Palacio, che brucia tutti e mette alle spalle del portiere avversario. E la rete che taglia la testa alla Vecchia Signora, è l1-3 finale.
IL COMMENTO. LInter è ufficialmente lanti-Juventus, malgrado le smentite societarie della settimana. I nerazzurri sono riusciti a ricompattarsi nel momento stagionale più difficile ed adesso che i meccanismi sembrano davvero assodati, non resta che vedere fino a che punto si può arrivare in Italia. Stramaccioni si è mostrato un vero e proprio stratega inserendo Guarin nel momento giusto della gara ed avendo il coraggio di puntare fin dallinizio sulle tre punte. E lui il vero vincitore del match di Torino.
La Juventus continua la sua corsa anche se, adesso, ha qualcosa in più da temere. I limiti difensivi, messi in evidenza contro la squadra di Milano, lasciano un po perplessi i tifosi. Probabilmente la rabbia, derivante da scelte poco condivise con larbitro Tagliavento, non ha facilitato la gestione della gara per Alessio, costretto, ad esempio, a sostituire Lichtsteiner. La partita con il Nordsjaelland non arriva nel miglior momento possibile, ma a Vinovo vi deve essere la voglia di ripartire fin da subito per centrare la qualificazione agli ottavi di finale della coppa più blasonata dEuropa.
La classifica della Serie A dopo gli anticipi dell11esima giornataJuventus 28*
Inter 27*
Napoli 22
Lazio 19
Fiorentina 18
Parma 15
Roma 14
Cagliari 14
Milan 14*
Udinese 13
Atalanta 12
Catania 12
Torino 10
Sampdoria 10
Chievo 10*
Genoa 9
Palermo 8
Pescara 8
Bologna 7
Siena 3
*una partita in più