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Sette punti in sei partite. Davvero un’inezia per una squadra come la Juve, che finora ha fatto incetta di vittorie. Il traguardo dello scudetto, il secondo dell’era Conte, è a un passo, tanto che è iniziato il countdown.
La prima data utile per festeggiare potrebbe essere il 28 aprile: se i bianconeri dovessero uscire dal derby con il Torino con un vantaggio di 12 lunghezze sul Napoli, oggi primo inseguitore a -11, allora sarebbe fatta.
In caso di arrivo a pari punti, infatti, la Juve potrebbe far valere il miglior rendimento negli scontri diretti: vittoria per 2-0 in casa e pareggio per 1-1 al San Paolo. Ma in questo caso la Juve dovrebbe guadagnare un punto sugli azzurri, cosa non facile visto che mentre Buffon e compagni dovranno affrontare domenica il Milan (che allungherebbe il discorso in caso di successo) e il Torinoin quella successiva, la squadra di Mazzarri se la dovrà vedere con Cagliari prima e Pescara. Non certo due avversari ostici, insomma.
Così, più presumibilmente, il teatro dei festeggiamenti potrebbero essere proprio lo Stadium e il suo pubblico alla 35.a giornata: in questo caso basterebbe uscire con 9 punti di vantaggio sul Napoli per chiudere i giochi matematicamente (10 sul Milan, che oggi è a -15, se non dovessero batterlo nella sfida di ritorno).
Il calendario prevede la sfida con il Palermo in una data che è entrata nella storia della Juve come una di quelle indimenticabili: domenica 5 maggio. Lo stesso 5 maggio quando il popolo bianconero festeggiò l’incredibile scudetto 2001-2002 strappato all’Inter in un’ultima giornata al cardiopalmo. Sarebbe l’apoteosi.