AVERSA. Non accenna a diminuire la crisi di assenteite cronica che ha colpito il Partito Democratico aversano, scomparso, di fatto, anche dal Consiglio comunale …
… dove, ogni volta che cè qualche votazione di rilievo, lunico consigliere del partito di Franceschini si allontana puntualmente, per riapparire, magicamente, qualche minuto dopo. Come accaduto in occasione dellultima seduta del civico consesso, quella del 18 settembre scorso, quando in discussione cerano importanti argomenti di ordine politico-contabile.
Ha quindi un bel da fare il segretario cittadino Mariano DAmore per dimostrare il contrario. Di fatto, al momento, il Partito Democratico aversano sembrerebbe, agli occhi degli osservatori politici locali, aver stretto un patto di intelligenza (absit iniuria verbis) con il nemico Ciaramella. Insomma, il Pd continua a solleticare le orecchie degli aversani con il suo assordante silenzio e non bastano le giustificazioni di alcuni dirigenti locali che affermano: Purtroppo siamo sempre in fase congressuale e questo ci impedisce, di fatto, di poter far politica. O del vice coordinatore cittadino Gennaro Diana che parla di un momento non felice.
La realtà è sotto gli occhi di tutti e ci dispiace che lamico (spero mi ritenga ancora tale) Mariano DAmore se la sia presa perché il sottoscritto ha evidenziato circostanze che non vanno allinterno del Pd aversano. Non si può inveire contro chi scrive, soprattutto se siamo di fronte a delle verità. Forse sarebbe stato più giusto, ed intelligente, chiedersi se rispondeva a vero quanto scritto sullimmobilismo del Partito Democratico locale ed aprire una discussione seria allinterno del partito stesso. Invece, si è preferito utilizzare la dietrologia, nel cui esercizio il centrosinistra non è secondo a nessuno. Tanto che qualcuno ha voluto vedere in quellarticolo un ispiratore nella figura di Lello Ferrara. Sarà perché siamo stati coautori di un libro. Ma Ferrara il sottoscritto non lo vede e non lo sente da metà luglio. Qualcuno si sorprenderà, ma sono riuscito a pensare di testa mia!
Agli amici del Partito Democratico linvito affinché anche loro inizino a pensare una strategia di opposizione seria, soprattutto in città. Prima che il centrodestra porti a trenta i consiglieri che lappoggiano in consiglio comunale e raggiunga un gradimento del 100% tra i cittadini. Lamministrazione Ciaramella non è impeccabile. Argomenti per attaccarla ce ne sono a iosa. A questo punto, credendo di rendere un servizio sia alla maggioranza (che può in questo modo ricompattarsi) che allopposizione (che potrebbe svegliarsi) elenco qualche ipotetico argomento di (mancato) scontro: nel campo dellurbanistica abbiamo SantAgostino degli Scalzi con il mancato esercizio del diritto di prelazione e le villette nel chiostro della Trinità; le strisce blu con il parcheggio; le opere pubbliche che non decollano (le due strutture collettive di via Atellana e via Ligabue; larea della nuova fiera settimanale, piazza Mazzini, il Parco Pozzi) con lavori che sembrano non finire mai. Unidea di città che non cè e con una linea politico-amministrativa che naviga a vista a causa di esecutivi che cambiano ogni sei mesi.
Se i Democratici vivono ad Aversa potrebbero aver notato queste cose. In caso contrario, crediamo di far loro un piacere suggerendo loro questi temi.