Carenze di personale al “Moscati”, Polverino interroga Bassolino

di Redazione

Angelo Polverino AVERSA. Su sollecitazione del consigliere Michele Galluccio, responsabile del Circolo Nuova Italia, il consigliere regionale Angelo Polverino difende la decisione del direttore del Pronto soccorso dell’ospedale “Moscati” di Aversa.

Con un’interrogazione urgente presentata al governatore Bassolino, Polverino chiede quali provvedimenti intende adottare per far fronte al sottodimensionato organico dei medici del Pronto soccorso del nosocomio normanno.

“Quella del dottor Francesco Diurno è stata una decisione coraggiosa. E’ un appello il suo che fotografa lo stato di salute degli ospedali della Regione. Aversa non è l’unico caso. Non è possibile che si lascino sguarniti i presidi essenziali per l’urgenza ed emergenza dei malati, in nome di una legge capestra, fatta solo per risanare i bilanci della sanità, rimasti a secco a causa della scriteriata politica degli sprechi del governo regionale. Ho chiesto – continua l’esponente del Pdl – una concessione in deroga, per dare continuità lavorativa ai medici in scadenza di contratto. L’Ospedale di Aversa deve offrire le garanzie di un efficiente servizio. Bassolino non può mettere a rischio la professionalità dei medici, che operano in un settore così delicato. L’Ospedale Moscati, dopo quello di Caserta, è il più importante della provincia”.

L’allarme lanciato dal direttore del Dipartimento di emergenza dell’Asl Ce 2 non è caduto nel vuoto. Ha colpito nel segno. Ora si attende la risposta di Bassolino. “Bassolino – conclude il consigliere Polverino – è tenuto a fornire una risposta in tempi brevi. Se, e spero proprio di no, non si apre al confronto, sarà responsabile di tutte le conseguenze. Evitare la malasanità significa fronteggiare le emergenze come quelle del Moscati. Il suo silenzio significherebbe scaricare la responsabilità sui medici. Ecco perché il dott. Diurno ha fatto bene a dimettersi”.

Sul caso interviene anche il consigliere Galluccio: “Non è possibile che la sanità ad Aversa versi in questo stato di abbandono totale da parte della Regione. Forse capisco la fretta di Bassolino di aprire la Metro perché aveva in mente di far prendere a tutti i cittadini aversani e dell’agro il trasporto pubblico per poterli far recare al Secondo Policlinico in mezz’ora, visto che l’ospedale ‘Moscati’ non riesce più ad assicurare il minimo assistenziale alla popolazione”.

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