AVERSA. Ennesima fumata nera nella serata di ieri durante della riunione del gruppo consiliare del Pdl convocato dal coordinatore cittadino Nicola Golia per eleggere il capogruppo consiliare unitario dopo che, nel marzo scorso, An e Fi sono confluiti nel Pdl.
Ai tre nomi in lizza (gli ex forzisti Carlo Amoroso e Francesca Marrandino e lex alleanzino Emilio Scalzone, ai quali non può non essere aggiunto Tonino De Michele) si aggiunge Mario Abate, ex Udc, ora in An, dove già ha ricoperto la carica di capogruppo, mentre nella passata esperienza del sindaco Ciaramella era stato anche per un lungo periodo assessore alle attività produttive.
Una candidatura, quella di Abate, che punta sullimmobilismo venutosi a creare con i tre candidati in corsa dalla prima ora, mettendo in campo la sua maggiore età ed esperienza amministrativa. Una candidatura che prende corpo a fronte delle altre che perdono consistenza. Le possibilità di Scalzone sono, infatti, diminuite sensibilmente tenuto conto che non tutti gli ex di An lo appoggiano. Con lui, infatti, solo Michele Galluccio. Rosario Capasso e Gianmario Mariniello (insieme ai tre sagliocchiani doc ex Fi) appoggiano la candidata azzurra della loro cordata, Francesca Marrandino, appena dimessasi dalla carica di presidente della commissione cultura, contestando le scelte della giunta comunale in materia, circostanza che la indebolisce ancora di più.Praticamente fuori gioco anche Carlo Amoroso che, in queste ultime settimane, con gli atteggiamenti assunti sembra aver preso le distanze sia dal senatore azzurro Pasquale Giuliano, che da Giuseppe Sagliocco.
Ma non demorde nemmeno lattuale capogruppo in prorogatio Tonino De Michele che alla vigilia aveva affermato: Siamo di fronte ad un problema che non cè perché io non mi sono mai dimesso. Ma, e sono in molti ad evidenziarlo, che De Michele era solo capogruppo di Forza Italia e non del Pdl.Ed in questo filone si inserisce Michele Galluccio che evidenzia che se gli ex di Fi hanno il presidente del consiglio comunale (Nicola Verde, assente ieri sera per motivi di lavoro, ndr), noi ex di An potremmo pur avere il capogruppo consiliare.
Al momento, dunque, solo candidature ingombranti ed ingessanti che fanno affermare allo stesso Abate, outsider: Visto che Amoroso, Scalzone, Marrandino e De Michele hanno sempre affermato di voler essere eletti solo grazie ad una grande convergenza e che questa grande convergenza non vi è stata, sarebbe auspicabile che i quattro amici prendessero atto dellimpossibilità di conseguire il loro obiettivo e ritirassero le proprie candidature, lasciandoci liberi di decidere.
Insomma, ancora una volta, in seno al Popolo della Libertà aversano, con i suoi quattordici consiglieri comunali su trenta presenti in consiglio, non si riesce a trovare lequilibrio per nominare un semplice capogruppo consiliare. Forse ha proprio ragione Nicola Golia quando afferma che questa maggioranza è malata.