Finisce con una vittoria convincente per ilNapolil’amichevole di lusso giocata alSan Paolo contro ilGalatasaraydi Sneijder e Drogba.
Azzurri in gol dopo appena 5 minuti di gioco con Pandev. Poi il pareggio dei turchi con una stupenda rete diAmrabat. Nel finale di gara il vantaggio partenopeo conZuniga(fischiato dal pubblico prima di entrare in campo) e a tempo pienamente scaduto il rigore trasformato daInsigneper fallo su Calaiò.
Episodio molto particolare perZuniga: il colombiano entrato in campo a metà ripresa e subissato di fischi dal pubblico, segna uno splendido gol e subito dopo comincia a saltellare in campo mentre l’intero stadio fa partire il coro “Chi non salta juventino è”. Al momento della marcatura i tifosi si erano divisi tra applausi e fischi. Basta questo gesto per far “scoppiare” la pace. Da quel momento ogni giocata di Zuniga viene sottolineata soltanto da applausi scroscianti.
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LE PAGELLE.
Rafael 7 – Tra i pali, sicuro quanto reattivo. Neutralizza da pochi metri prima una conclusione di Drogba e poi di Sneijder, strappando applausi e cori dai 60 mila,dedicandogli proprio un coro: Olèolè Rafael. Nulla può sulla conclusione di Ambrabat. Ottimo il lancio millimetrico fino ai sessanta metri.
Mesto 6,5 – Ci mette impegno e caparbietà. Puntuale in marcatura da esterno destro. Già in buona forma.
Cannavaro 6 – Solita autorevolezza al centro della difesa. S’intende bene con Britos. Spazza di meno e partecipa di più.
Britos 6 – Sa di giocarsi una chance importante, ce la mette tutta per convincere Benitez. Mette la museruola ad Yilmaz(obiettivo del Napoli), ed è sempre presente nelle chiusure.
Armero 6 – Spumeggiante, frizzante e propositivo sulla fascia sinistra anche se impegnato poco soprattutto in fase difensiva.
Dzemaili 6,5 – Più sicuro e determinato del solito nei contrasti. Puntuale nei tackle. Disponibile al pressing continuo. Centra anche un palo, è un mastino!
Behrami 6 – Solito guerriero di centrocampo, cattura-palloni preziosi, si fa trovare ovunque quando c’è da arginare, in forma strabiliante, è il re del centrocampo, acclamatissimo dai tifosi.
Insigne 7 – Parte da sinistra e dopo cinque minuti già telecomanda il pallone per la testa di Pandev. Poi, si sposta a destra. Il pubblico lo incita e lui si esalta. Per il fisico che si ritrova, è già in forma campionato, con Benitez è tutta unaltra storia.
Hamsik 6 – Scorazza tra le linee a suo piacimento e si trasforma in un prezioso regista offensivo. E’ uno dei primi anche ad azionare il pressing. Ma non appare ancora al top sul piano atletico.
Callejon 6 – Si vede che possiede qualità tecniche importanti, specie nei cross ma denota mancanza d’intesa con i compagni, nonchè poca esplosività. Sfiora il gol nella ripresa, ma con un paio di giochetti fa accendere la passione del San Paolo.
Pandev 6,5 – Subito incisivo,entra subito in partita, è’ suo il primo gol stagionale al San Paolo: di testa, con precisione chirurgica, tra palo e portiere. Agisce da prima punta ma partecipa tanto alla manovra offensiva. Solite giocate sopraffine.
Fernandez 6 – Nella linea a quattro sembra più a suo agio.
Zuniga 6 – Una recita da attore consumato: parte con i fischi, poi interagisce con i tifosi facendo diventare lo stadio una bolgia andando in gol e poi saltella con il pubblico che canta: Chi non salta juventino è.
Dossena 6 – Fa di tutto per farsi notare da Benitez.
Inler 6 – Entra al posto di Behrami dandosi tanto da fare.
Benitez (all.) 6,5 – Presenta una squadra abbastanza corta quando ripiega e senza grandi punti di riferimento in attacco, anzi con più uomini pronti ad offendere. Il suo Napoli già piace ai tifosi per la disinvoltura nei cambi di campo e la disponibilità al fraseggio, la differenza tra lui e Mazzarri, che adesso il Napoli ha lo stile Barcellona, molto possesso di palla poi al momento giusto sferra il colpo.