Il miglior El Shaarawy degli ultimi mesi sveglia il Milan e scongiura una pesantissima sconfitta nel primo match dell’Audi Cup.
A Monaco di Baviera, il Manchester City vince “solo” 5-3 dopo un avvio travolgente in cui gli uomini di Pellegrini volavano subito sul 5-0 con le doppiette di Silva e Dzeko e il gol di Richards. Prima del 45′ reazione rossonera: doppietta del Faraone e timbro di Petagna. Nel secondo tempo il risultato non cambia. Con la difesa ridotta ai minimi termini e un attacco sperimentale, in fin dei conti due gol di scarto sono “tollerabili”.
Ma il Milan, dopo la prima mezz’ora abbondante di gioco, rischiava il tracollo come un anno fa col Real Madrid, l’amichevole di mezza estate che fece tanto infuriare Galliani. Stavolta la sostanza cambia: merito di El Shaarawy e Petagna, i “soliti” osservati speciali.
Se da un lato – nel caso di Petagna – già si prova a cogliere il paragone più calzante con i bomber del passato, dall’altro – nel caso di El Shaarawy – si vuole capire qual è la sua vera faccia. Quella inebriante dello scorso avvio di campionato o quella spenta della seconda metà dell’anno (che gli è costata un posto fisso anche in Nazionale).
Il resto della squadra invece è poca roba. La difesa, con il giovane Vergara titolare dopo quattro allenamenti (Allegri dixit), naufraga ogni qual volta il City imbastisce la manovra e punta i sedici metri (Zaccardo male coi piedi, Mexes al momento è fondamentale). Il centrocampo è più statico rispetto a qualche giorno fa al ‘Mestalla’.
De Jong si preoccupa di recuperare palla e prova a organizzare la trama, già qualcosa in più rispetto ai primi mesi milanisti. Poco spazio per Poli, che nel secondo tempo prova a pungere con gli inserimenti. Boateng è ancora un elemento misterioso.