Un ritorno al passato per José Mourinho. Che però non ha fatto sconti. Lo Special One ritrova la “sua” Inter a distanza di tre anni, questa volta da avversario e si avvera il desiderio da lui espresso prima della gara con l’Inter.
A Indianapolis, nell’esordio dei nerazzurri nella Guinness International Champions Cup, finisce 2-0 per il Chelsea, con gol del brasiliano Oscar al 14′ e del belga Hazard, su rigore, al 28′. Quest’ultimo è stato decretato per un intervento di Pereira su Lukaku, che in realtà era avvenuto fuori dall’area di rigore dei nerazzurri. Espulso al 58′ Campagnaro. Adesso l’Inter affronterà il Valencia, a New York, domenica: in palio l’accesso allo spareggio per il quinto posto della competizione.
Mazzarri soddisfatto: “Sto cercando di dare un’impronta di gioco – dice Mazzarri dopo la sconfitta – Questa sera abbiamo fatto noi la gara ma non siamo stati molto fortunati e dovevamo essere più decisi nel concedere loro meno spazi in contropiede. Considerando però la forza dell’avversario sono comunque contento e i risultati in questa fase della stagione non contano nulla. Perdere come principio personale non va mai bene, ma in questo momento è ancora accettabile”.
Il tecnico nerazzurro chiude parlando della cordiale stretta di mano con José Mourinho, con il quale i rapporti in passato sono stati spesso burrascosi: “Lo sapevamo già, siamo due allenatori che quando le partite contano e si è avversari fanno il proprio interesse perché ognuno deve tutelare la propria squadra. Oggi è stato bello rivederci, su questo argomento ci siamo rimasti un minuto e mezzo e poi è stato un bel dialogo tra due persone che si stimano, almeno da parte mia. E’ stato davvero un piacere”.