AVERSA. La nostra convinzione è che lAmministrazionesia il nostro avversario, e i colleghi non nostri iscritti i nostri alleati. Mentre invece dobbiamo constatare che per alcuni di essi lamministrazione è il loro padrone, e il Sulpm il nemico da abbattere.
Antonio Parisi, rappresentante provinciale del Sulpm, con una lunga nota, contesta un precedente documento della Cgil che accusava lo stesso Sulpm di voler rappresentare tutti i lavoratori, indipendentemente dalla appartenenza sindacale. E la guerra tra i sindacati dei vigili aversani e il comandante Stefano Guarino si trasforma in guerra tra sigle sindacali.
Ci ritroviamo afferma Parisi in una situazione paradossale. La penultima cosa che avremmo mai voluto, sindacalmente parlando, era di dovere affrontare una lotta fratricida con i nostri colleghi della Cgil. Lultima, è, è stata, e sempre sarà quella di voler parlare anche a nome di chi non ci abbia affidato uno specifico mandato. Dopo aver ricordato che ci sono oggettivi problemi da tempo, la nota recita: Lultima fase è iniziata ad aprile di questanno, quando dopo mesi di trattative e di riunioni senza accordi siamo finiti sui giornali per le questioni degli orari di lavoro della Polizia Municipale e delle Apo. E fino ad oggi, dopo una lunghissima serie di querelle, tra cui pure una causa vinta da noi davanti al magistrato del lavoro, non si è normalizzata. Subito dopo Parisi ricorda che la parte per ora finale di questa fase di scontro ha visto i nostri omologhi della Cgil scagliarsi contro di noi con un documento incomprensibile seguito di poco ad una lettera di solidarietà verso il dirigente e lassessore delegato firmata da 28 colleghi. Mentre, come ulteriore paradosso, cè da dire che molti amici iscritti alla Cgil in più occasioni, ci hanno esortato a continuare nella nostra battaglia legale. E, infine, una domanda: Ma perché i rappresentanti della Cgil si risentono tanto del fatto che noi vogliamo farci dire da un giudice se il nostro dirigente può sospenderci i riposi settimanali, costringerci a fare dello straordinario contro la nostra volontà, disporre lorario del nostro servizio secondo il calendario delle festicciole che predispone lamministrazione?.
A tal proposito, pur non volendo entrare nelle questioni sindacali, il comandante Stefano Guarino tiene a fare alcune precisazioni: Il contratto degli Enti locali è funzionale alle necessità della città. Se cè bisogno di straordinari, di sospensione dei riposi settimanali (per la quale, non è un caso, sono previste indennità) e di vigilanza durante feste indette dallamministrazione, gli agenti della polizia municipale non possono certamente tirarsi indietro, altrimenti come farebbe lamministrazione comunale a garantire lordine pubblico? Rivolgendosi a dei vigilantes privati?. Per tutto il resto conclude Guarino ci rimettiamo alle decisioni della magistratura competente. Nel frattempo, operiamo onestamente e diligentemente nellinteresse della città.