Agricoltori in crisi, arriva la cooperativa di produzione

di Redazione

Agricoltura in crisi, interviene il ComuneSUCCIVO. Il comparto agroalimentare è in difficoltà. Gli imprenditori agricoli con i ricavi riescono a mala pena a coprire i costi, mentre i consumatori, in negozio, pagano la frutta e la verdura fino a 20 volte in più rispetto a quanto viene pagata al produttore.

Così per evitare che le trasformazioni in atto pregiudichino irrimediabilmente il settore agro alimentare e per contrastare una crisi profonda che rischia di ripercuotersi sull’economia locale, l’assessore Vincenzo Pastena, esponente dell’Italia dei Valori, lancia un progetto che tende ad avvicinare imprenditore agricolo e consumatore. “L’idea – ha dichiarato l’assessore Pastena – è di dar vita ad una cooperativa di produzione tra imprenditori agricoli, i quali, con l’intento di superare l’intermediazione parassitaria, si presenteranno direttamente sul mercato a mezzo di una cooperativa di consumo che acquisterà i prodotti, se forniti delle caratteristiche di qualità richieste,e li proporrà in circuiti all’uopo costituiti fino a giungere ad una area mercatale apposita”. Insomma, un progetto attraverso il quale i produttori diventano imprenditori di se stessi e riescono ad ottenere un giusto prezzo e magari qualcosa di più per tutta la loro produzione, mentre il consumatore paga un prezzo inferiore a quello della grande distribuzione per frutta e verdura di qualità superiore. “Questo a nostro parere – ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo guidato dal sindaco Franco Papaè il contributo che intendiamo dare per agevolare e rilanciare il settore agricolo”. Chiaramente un’iniziativa pregevole, una sinergia tra produttori ed enti locali che punta a mettere in essere strategie volte all’incremento della redditività aziendale ed allo sviluppo del tessuto economico locale, non può che essere accolta in modo positivo. Anche perché gli imprenditori agricoli, raggruppati in associazione, diventano parte attiva fino alla vendita dei prodotti, accorciando in tal modo la filiera produttiva e, questo, permette di avere un’equa retribuzione per i propri prodotti e garantisce al consumatore un prezzo inferiore a quello della media e grande distribuzione oltre che una qualità maggiore.

dal Corriere di Caserta, mercoledì 08.08.07 (di Stefano Verde)

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