Direttivo Pd: nuova fumata nera

di Redazione

PdSUCCIVO. Fumata nera l’altra sera dal conclave del Partito Democratico. Alla riunione, convocata per scegliere il segretario e il presidente del partito, erano presenti 25 su 30 esponenti del direttivo, più gli amministratori locali.

Insomma, un’assemblea in larga parte completa che tuttavia non è riuscita a trovare il punto di unione per giungere ad una conclusione condivisa. Eppure, i segnali incoraggianti della vigilia lasciavano intravedere una rapida chiusura del vertice, invece, ora, non si esclude che il confronto possa durare alcune settimane prima di porre la parola fine alla vicenda. Intanto, gli esponenti del Pd gettano acqua sul fuoco: “Tutto normale – fanno sapere – siamo ad una fase interlocutoria che lascia ben sperare. Non ci sono né scontri cruenti né divisione, ma solo una dialettica seria e costruttiva, a cui stanno partecipando tutte le anime e le componenti del partito. Oltretutto – hanno aggiunto – essendo 30 gli esponenti del direttivo, ai quali si aggiungono gli amministratori, si può ben comprendere che la discussione non può esaurirsi in una sola serata o incontro. Certamente è nostra intenzione accelerare le operazione per giungere al più presto ad una soluzione, non a caso stiamo convocando un nuovo incontro per i prossimi giorni. Crediamo – hanno chiosato – che sarà quello conclusivo, ma se ci dovesse essere bisogno di ulteriore tempo non sarà sicuramente un dramma”. Insomma, niente preoccupazioni e così ad organizzare la prossima assemblea è stato incaricato il gruppo giovani del Partito Democratico. Intanto sul possibile candidato a segretario sembra consolidarsi l’ipotesi dell’ex sindaco ed ex diessino Alessandro Balzano, mentre alla corrente degli ex margheritini andrebbe il Presidente del PD e, in questo caso la persona più autorevole e saggia a ricoprire tale incarico resta l’ex segretario diellino Pasquale Belardo. Infine, ci sono una serie di caselle all’interno dell’organigramma che potrebbero servire a trovare gli equilibri giusti tra le due correnti facenti capo rispettivamente all’ex Margherita e all’ex diesse. Caselle che dovrebbero, stando alle voci circolanti, servire a portare una ventata di rinnovamento nel partito e dunque riservate soprattutto ai giovani e alla società civile.

Dal ‘Corriere di Caserta’ di Stefano Verde

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