AVERSA. Il bullismo e i diritti e i doveri di un buon cittadino. Questo il titolo dellinteressante due giorni svoltasi presso la scuola media statale Giovanni Pascoli di Aversa, organizzata nell ambito del progetto Educare alla legalità, inserito nel Piano dellOfferta Formativa dellistituto.
Liniziativa è stata promossa in occasione della Settimana contro la violenza, indetta dintesa dai ministeri dellIstruzione e delle Pari Opportunità e finalizzata a contrastare ogni forma di intolleranza. Sotto lattenta regia della dirigente scolastica Maria Rosaria Bocchino, da sempre sensibile alle problematiche che emergono dal territorio, alunni e genitori dellistituto di via Ovidio, hanno preso parte ai seminari interattivi con il Tenente Domenico Forte, responsabile del Nucleo Operativo Radiomobile del Reparto territoriale di Aversa.
I ragazzi hanno partecipato con attenzione alla lezione che ha puntato soprattutto su bullismo ed educazione stradale, discutendo di camorra, di piccole violenze fra ragazzi, delle conseguenze per il mancato utilizzo della cintura o del casco e delle norme che deve osservare il pedone. In apertura, la dirigente scolastica ha sottolineato che si fa riferimento alla legalità come cittadinanza attiva intesa come partecipazione alla vita civile e consapevolezza delle proprie azioni. Una scuola ha dichiarato dove tutti possono crescere ed essere modello per le famiglie future. I partecipanti sono stati affascinati dalla figura dellufficiale della Benemerita che ha anche raccontato alcune delle sue avventure.
Superato il primo momento di soggezione, gli studenti della Pascoli hanno iniziato a fare domande spontanee, tra la curiosità e limpegno civile, alle quali il tenente Forte non si è sottratto. I ragazzi hanno espresso il timore di essere considerati vigliacchi in caso di denunzie di episodi di bullismo. La paura non è un sentimento di cui vergognarsi. Tutti abbiamo paura. Anche noi carabinieri ha risposto lufficiale dellArma quando partecipiamo ad operazioni pericolose ne abbiamo. La paura non è un sentimento di cui vergognarsi. Anzi, ci fa trovare il coraggio delle nostre azioni. Il tenente ha poi evidenziato, a proposito del fenomeno del bullismo, come il 65% dei ragazzi in età scolare ne rimanga vittima almeno una volta. In conclusione, unesperienza di crescita civile che ha certamente arricchito gli alunni della Pascoli.