SUCCIVO. No alla cementificazione di Succivo, Si alla riqualificazione funzionale, estetica ed energetica dell’edilizia.
E lappello lanciato dal circolo Legambiente-Geofilos. Diverse centinaia di nuovi appartamenti potrebbero essere costruiti a Succivo. In assoluta deroga alla pianificazione territoriale vigente, lAmministrazione Comunale in risposta al piano casa regionale ha chiesto ai privati e imprenditori di proporre idee attraverso manifestazioni di interesse che il Consiglio Comunale sta per approvare. Unimponente colata di cemento che in qualche mese potrebbe mettere il nostro territorio in competizione con quello di Orta di Atella, vittima della più grande speculazione edilizia dell’ultimo decennio in Campania. Cemento che si va a sommare a quello che negli ultimi anni ha portato alla costruzione di qualche migliaio di nuovi appartamenti, solo una piccola parte dei quali realizzati dai cittadini Succivesi per necessità familiari. Unespansione edilizia, che voleva essere giustificata in buona parte da necessità sociali, che solo raramente ha dato spazio a vere attività di cooperativismo o edilizia sociale che ha generato negli ultimi 10 anni un numero impressionante di iniziative edilizie che spesso hanno solo tutelato gli interessi di pochi, portando i costi degli immobili alle stelle e tuttaltro che compatibili con gli scopi sociali che ne erano alla base. Ne è la dimostrazione l’elevato numero di appartamenti rimasti invenduti ed ancora oggi disabitati. Alberghi che diventano condomini, una vastissima zona residenziale che a fronte di centinaia di nuovi appartamenti non ha visto realizzato uno solo dei servizi essenziali pure previsti nel Piano Regolatore e che vede uno dei pochi immobili pubblici dell’area in vendita all’asta: anche al posto degli uffici comunali sorgeranno appartamenti.
Le procedure partecipative previste dalla Legge Regionale 16/2004 continua Geofilos vengono completamente scavalcate con la scusa di dover cogliere quella che viene presentata come opportunità per la comunità ma nella quale leggiamo un disegno preciso di fare l’ennesimo favore al ciclo del cemento, un disegno legato all’anacronistica cieca convinzione che l’edilizia possa essere l’unica attività utile a risollevare le sorti del paese. Allora, con la sconcertante delibera di Giunta Comunale n. 1 del 2010, lo sviluppo del territorio viene affidato, udite udite, alle proposte dei privati. Riteniamo che questo sia un atto gravissimo, uno dei momenti più tristi che abbiamo vissuto in 14 anni di attivismo ambientalista a Succivo. Un atto che consegna le sorti del paese in mano ai signori del cemento. Allo stesso tempo riteniamo che Succivo stia perdendo un’occasione importante: dare un impulso concreto alla riqualificazione dell’attuale parco edilizio nell’ottica del decoro urbano, della sicurezza, del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Ed è qui che secondo Legambiente si deve puntare, prendendo a riferimento la parte buona del piano casa.
La strada che perseguiremo con tutte le nostre forze prosegue Legambiente-Geofilos è legata alla cultura, le tradizioni, le lavorazioni artigianali e i prodotti tipici locali, ma passa per forza per l’innovazione, le nuove tecnologie, l’energia e l’agricoltura di qualità. Legambiente si opporrà con tutti i propri mezzi a questo sciagurato disegno che, alla faccia della partecipazione sancita da tutte le norme nazionali ed europee relative alla pianificazione del territorio, non ultima la Legge regionale 16/2004, non fa altro che interpretare, nel peggiore dei modi, la parte peggiore della legge cementificatrice della Campania.
Legambiente scenderà in piazza, nei prossimi giorni, per dire No a questo sciagurato disegno e sì ad un’edilizia del bello, del funzionale e della sostenibilità. Facciamo appello alla società civile affinché ci sostenga in questa iniziativa.