Legambiente chiede di fermare il “Piano Cemento”

di Redazione

 SUCCIVO. Continua senza sosta la lotta contro il tempo dell’amministrazione comunale di Succivo, che a febbraio 2010 ha dato inizio all’iter per la definizione del cosiddetto Piano Casa, partito con l’approvazione di proposte per oltre 800 appartamenti.

A questa iniziativa si opposero compatte tutte le associazioni ambientaliste, Legambiente, Wwf e Italia Nostra, che insieme a Libera diffusero un accorato appello a non proseguire con l’iniziativa.

«Il ‘Piano Cemento’ del Comune di Succivo – sostiene Antonio Pascale, presidente del circolo atellano di Legambiente – non si ferma. L’amministrazione comunale vuole procedere ad una variante al Piano Regolatore che renderà edificabili 100.000 mq attualmente destinati all’agricoltura e ai servizi per la collettività. Un’operazione che, solo per i –pochi- proprietari di quei terreni vale svariate decine di milioni di euro e che azzera quei servizi essenziali che erano stati previsti a fronte delle centinaia di appartamenti, quelli sì, già costruiti».

Queste ed altre osservazioni sono contenute nel documento che il sodalizio ambientalista ha presentato al Comune, in risposta alla pubblicazione della variante al Prg. Documento in cui Legambiente sviscera i numeri dell’operazione. «Il Piano Regolatore vigente – si legge nella nota – prevedeva al 1997 una popolazione di 8.487 abitanti, mentre a tutto il 2010 non si è andati oltre gli 8000 abitanti. Per cui a fronte di una crescita “naturale” ben al di sotto delle previsioni e con un’offerta di alloggi oggi già superiore alla domanda, si vogliono costruire diverse altre centinaia di appartamenti».

Oltre al danno, anche la beffa: «Con questo cemento, di fatto, si impedisce anche ai piccoli proprietari di terreni in zone edificabili, di poter costruire. Cioè, cemento di massa contro case di necessità familiare. Nel 2022 Succivo, secondo il Ptcp provinciale, avrà una popolazione massima di circa 9800 unità e, pertanto, con la realizzazione degli alloggi previsti dal Piano Casa, viene saturata la disponibilità di vani fino al 2022».

Gli ambientalisti chiedono al Comune di fermare questo inutile scempio per il territorio. Cosa difficile. Intanto, invitano i cittadini succivesi a guardare ad est, verso Orta di Atella, Comune divenuto ormai simbolo del cemento illegale.

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