AVERSA. Aversa ed il mistero delle auto fantasma. Se questo fosse un film potremmo dare questo emblematico titolo, ma film non è.
Da quando in città è scattato lobbligo del grattino ad ore, sono magicamente scomparse tutte le auto in sosta. Ora le ipotesi concrete sono due: o i cittadini aversani in un momento di follia hanno mangiato a pezzi lauto o fanno la posta ai posti auto siti nei luoghi più ameni dove la scure del pagamento è ancora lontana. E allora ecco notare file di automobilisti che si guardano in cagnesco, desiderosi di accaparrarsi lunico posto free in zona, oppure infilarsi in vicoli ciechi ed impervi cercando di parcheggiare. Scendono di casa allalba, in pantofole e vestaglia prima delle otto, lora x, in cui o nascondi lauto o sei obbligato a pagare un euro e cinquanta lora.
Il risultato però è visibile. Chiunque voglia parcheggiare al Parco Argo, al parco Coppola, in via Roma, in via Ciorcione, e in tanti altri posti, non ha che limbarazzo della scelta. Basta solo mettere le monetine negli appositi mangiasoldi, cioè parchimetri, ed il gioco è fatto. Naturalmente esistono anche gli stalli di sosta bianchi, cioè liberi, peccato che in moltissimi casi si trovino talmente lontani dal centro nevralgico degli uffici da necessitare di passaggio di altri automobilisti per raggiungere la propria auto. Senza parlare di una giovane donna che si reca a lavoro. Deve stare molto attenta a prelevare lauto nelle zone libere, sempre poco illuminate ed isolate. I malintenzionati sono sempre in agguato. Ma questo è solo un particolare trascurabile per la nostra amministrazione, limportante è che le strisce blu siano tante, anzi tantissime. Più strisce blu, più guadagno.
E gli abbonamenti per i residenti? Tutto tace. Attenta cara amministrazione, un giorno vi ritroverete orde di cittadini che verranno a parcheggiare lauto in Piazza Municipio, tanto li vige lesenzione per consiglieri ed assessori.