AVERSA. L’ufficio postale centrale della città, sito in viale Europa, è fuorilegge e va chiuso.
L’ordinanza dovrebbe essere firmata dal sindaco di Aversa al quale è stata indirizzata unapposita richiesta dalla sezione cittadina del Codacons, presieduta da Stefano Tonziello. La richiesta è la naturale conseguenza del risultato di un controllo effettuato il 16 settembre scorso dai tecnici dell’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva (Uopc) del Distretto ex 34 ed ex 35.Verbale redatto dagli specialisti dell’Azienda sanitaria locale in risposta ad una nota del Codacons del 16 giugno che chiedeva il loro intervento ispettivo per verificare se gli uffici postali di Aversa fossero dotati di servizi igienici dedicati al pubblico, la cui assenza renderebbe gli uffici stessi inidonei a svolgere l’attività alla quale sono preposti scriveva Tonziello, ricordando la sentenza emessa il 19 marzo 2009 dalla Quinta Sezione del Tar Campania che fa obbligo agli uffici postali di dotarsi di servizi igienici per l’utenza.
Servizi che, come sottolineava la nota del Codacons, diventano indispensabili considerando che, dato l’affollamento degli uffici postali della città, l’utenza è costretta ad attese eccessivamente prolungate che spesso superano l’ora fissata come limite dal regolamento interno di Poste Italiane spa. Che buona parte dell’utenza è formata da anziani affetti da patologie che spesso chiedono l’uso dei servizi igienici.
Anche se limitato all’ufficio postale centrale di viale Europa il controllo richiesto c’è stato e la risposta è arrivata. Chiara e inequivocabile e non solo relativa al quesito rivolto dal Codacons. Perché dopo aver confermato che l’area di attesa è sprovvista di servizi igienici la nota dell’Uopc, protocollata il 30 settembre, aggiunge che la sala pubblico ha una superficie di 84 metri quadrati circa (inferiore ai 250 metri quadrati di cui all’articolo 3 del Decreto ministeriale 14 giugno 1989, numero 236, comma 3,4 lettera e).
In pratica, lo spazio a disposizione dell’utenza è meno di un terzo di quello fissato dal decreto ministeriale che regola la materia. Considerando che l’affollamento è una costante quotidiana dell’ufficio postale di viale Europa (e non solo) ne viene di conseguenza l’inadeguatezza degli spazi che, non rispettando le norme di legge, mette a rischio l’incolumità dell’utenza. Motivo che imporrebbe la chiusura dell’ufficio e che si aggiunge alla mancanza di servizi igienici, necessari secondo la sentenza del Tar, che da sola basterebbe a disporre la chiusura dell’uficio di viale Europa. Cosa che il Codacons chiede al primo cittadino di ordinare.