Succivo. La Campania fa bene. E questo, retorica a parte, il messaggio di fondo della campagna informativa web con la quale le associazioni succivesi Spaccio Culturale ed ArtisticaMente, si propongono di rafforzare la difesa del mercato ortofrutticolo locale ed arginare la crisi dellagricoltura campana.
Come è ormai noto a tutti infatti, per oltre dieci anni le campagne della provincia di Caserta sono state devastatedallo smaltimento illegale dei rifiuti tossici ed infestate dallinsopportabile capillare presenza di roghi tossici. Tale situazione,nel silenzio totale dello Stato e delle Istituzioni locali, è stata portata al centro del dibattito politico nazionale ed allattenzione dei media nazionali solo grazie ai movimenti ed alle proteste, talvolta esasperate, dei comitati organizzati, delle associazioni culturali, e dei singoli cittadini. Reiterate ed accese manifestazioni hanno ad oggi spinto il potere esecutivo acorrere ai rimendi con linvio dellesercito nelle zone calde ed ad adottare provvedimenti urgenti come il decreto sullaterra dei fuochi convertito in legge. Tuttavia, in tale scenario, leco della protesta ha avuto anche effetti indesiderati.
Lindiscriminata sfiducia per tutti i territori presenti nella zona in questione ha infatti portato ad un generale boicottaggio di ogni prodotto agricolo ivi coltivato e ad un crollo totale della domanda di ortaggi e frutta che in pochi mesi ha piegato il settore agroalimentare locale.
Ulteriore spiacevole corollario di tale situazione è stato un crollo significativo della manodopera agricola ed una progressiva desertificazione delle campagne che paradossalmente, si trovano esposte al pericolo degli sversamenti più di prima. Di fronte a tale dramma le nostre associazioni, già militanti nelle proteste passate, avanzano proposte che cercano di arginare lallarmismo sociale ingiustificato attraverso interventi mirati che vanno ad integrare e coadiuvare quelli delle istituzioni ufficiali.
A tal fine appaiono indispensabili unimmediata e celere mappatura dei terreni coltivati, seguita dallintegrale, scrupolosa pubblicazione dei dati scientifici rilevati; lavvio di un trasparente progetto di bonifica e di riconversione no-food per i campi risultati inquinati; uno screening generalizzato e gratuito sulla popolazione;massicci investimenti per il sostegno e la riqualificazione del settore agro-alimentare, con campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai consumatori.
Proprio da questultimo ambito sicominceranno a muovere le suddette Associazioni, nella convinzione che la nostra Terra non merita di essere etichettatacol marchio infamante che condanna a morte lagricoltura campana. Si comincerà con la difesa del pomodoro del piennolo, prodotto dop di altissima qualità oggi a rischio di estinzione; si proseguirà, il prossimo mese, con la promozione del cavolfiore e si andrà avanti, prodotto dopo prodotto, notizia dopo notizia, per informare ed aggiornare costantemente la popolazione sui risultati ottenuti e gli interventi fatti e da fare con la speranza, di ricostruire anche per tale via, la credibilità dei produttori ericonquistare la fiducia delle persone nei prodotti della loro terra.