AVERSA. Accerchiati dalla strisce blu chiedono aiuto al sindaco. Sono i residenti dell’edificio posto al numero 22 di via Leonardo Da Vinci.
Per loro, da lunedì 26 ottobre, giorno di attivazione del nuovo sistema di parcheggio a pagamento avviato in città, uscire dal portone di casa è diventata unimpresa a rischio.
A farsi portavoce del problema è Mario D’Aniello, medico del 118 che, pur avendo fatto dell’emergenza il pane quotidiano, proprio non riesce ad effettuare senza preoccupazione il semplice atto di entrare ma sopratutto di uscire dal portone dell’edificio in cui vive da anni. In quei momenti non solo per il medico ma per chiunque abiti al civico 22 c’è la possibilità concreta di vedersi arrivare addosso un’automobile lanciata alla conquista dell’ultimo posto libero per la sosta gratuita disponibile in via Da Vinci.
Questo perché – spiega D’Aniello – la strada è zona franca. Ovvero non è stata dipinta con strisce blu, né bianche o di altri colori. Così, fatta eccezione per due o tre posti auto destinati ai disabili. Si può parcheggiare ovunque vi sia un minimo di spazio. Alla faccia della sicurezza di chi vive nel palazzo e di chi percorre a piedi la strada.
Una strada ricorda – che è una specie di viottolo asfaltato, ricavato coprendo di bitume il vecchio percorso della Ferrovia Alifana, tant’è che sono ancora ben visibili i binari sottostanti. Proprio su quei binari vengono parcheggiate le automobili, naturalmente gratis. Ma essendo il numero di posti auto limitato ogni mattina, e non solo di mattina, accade che avvenga una vera e propria corsa al parcheggio gratuito che vede coinvolti gli alunni e docenti delle scuole affacciate o limitrofe a via Da Vinci, gli impiegati degli uffici che gravitano sulla zona come l’agenzia di collocamento, l’ufficio delle entrate, l’ufficio postale, la banca e gli operatori dei tanti esercizi commerciali presenti. Ovviamente partecipano alla gara anche i residenti del civico 22 che, non avendo a disposizione le strisce gialle riservate dall’amministrazione ai residenti negli edifici della zona, per parcheggiare gratuitamente l’auto sotto casa sono costretti a utilizzare la zona franca.
Quando troviamo posto, perché normalmente non ce n’è osserva D’Aniello. Per questo aggiunge – abbiamo deciso di rivolgerci al sindaco. Non chiediamo favori. – tiene a sottolineare – Le strisce blu vanno bene. Hanno davvero ridotto il caos creato dalle automobili in sosta selvaggia. Chiediamo solo che ci usi la stessa attenzione usata per gli altri residenti di parco Coppola. Faccia tracciare strisce gialle a noi riservate sulla zona franca. Darebbe a noi lo spazio necessario alla sosta delle nostre auto e costringerebbe i furbi a usare anche le strisce blu.
Già, perché a sette giorni dal via del nuovo sistema di parcheggio a pagamento le strisce blu tracciate su via Di Iasi, parallela a via Leonardo da Vinci, restano regolarmente vuote per quasi l’intera giornata mentre tutto il precorso dell’ex Ferrovia Alifana, compreso tra via Michelangelo e via Delle Acacie, è diventato un’unica immensa area di sosta gratuita. In parte segnalata da una striscia gialla per riservare la zona ai residenti, in parte franca senza alcuna segnalazione.