TEVEROLA. E’ di circa 3mila euro in contanti il bottino della rapina a mano armata messa a segno ieri mattina ai danni dell’ufficio postale di Teverola, sito nella centralissima via Cavour. Due uomini, a volto scoperto e pistola in pugno, hanno fatto irruzione nell’ufficio attorno alle 10.30,…
…quando all’interno c’era un folto gruppo di clienti, oltre agli impiegati e alla direttrice Assunta Diliberto. I due malviventi hanno ordinato alle persone di allontanarsi dagli sportelli, poi hanno minacciato ad alta voce gli impiegati addetti di farsi consegnare i soldi che erano dentro le casse. Il colpo è stato messo a segno in pochi secondi, durante i quali si è generato grande panico tra i presenti. Due donne sono svenute per la forte paura cascando addosso ad alcune persone. Dall’interno dell’ufficio gli impiegati erano riusciti a dare subito l’allarme ma, nonostante l’immediato arrivo dei carabinieri della locale stazione, i rapinatori erano già in fuga a bordo di uno scooter. Per le due signore svenute si è reso necessario anche l’intervento di un’ambulanza del 118 che le ha trasportate presso l’ospedale “Moscati” di Aversa per gli accertamenti del caso, venendo poco dopo dimesse dai sanitari. Le forze dell’ordine hanno subito organizzato posti di blocco in tutta la zona ma dei due malviventi fino ad ieri non è stata trovata traccia. Si tratta della terza rapina subita dall’ufficio postale di via Cavour, attivo da circa due anni dopo il trasferimento dai locali dell’ex municipio di via Roma, dove oggi ha sede il consorzio rifiuti Geo Eco. Non si frena, dunque, l’escalation della criminalità nell’agro aversano dove con sempre più frequenza finiscono nel mirino gli uffici postali, vuoi anche per le misure di sicurezza meno rigide rispetto alle banche. Gli ultimi episodi si sono verificati a Cesa lo scorso 2 marzo (circa mille euro il bottino e forte shock per i clienti causato da due colpi di pistola che i rapinatori spararono in aria al loro ingresso) e a Gricignano lo scorso 3 febbraio, ma quest’ultimo fu un tentato furto poiché fu provato ad aprire la cassaforte che, però, era “a tempo”.