AVERSA. Ha deciso finalmente di fare pulizia al proprio interno la maxi coalizione di centrodestra guidata dal sindaco Mimmo Ciaramella.
La corsa a salire sul carro del vincitore subito dopo la vittoria elettorale del maggio 2007 (specialmente da parte degli eletti nelle fila del Progetto Democratico per Aversa Lista Stabile) era stata troppo eclatante ed aveva reso la maggioranza, come ho più volte avuto occasione di affermare proprio da queste pagine, obesa. Una obesità politica che non ha fatto bene a Ciaramella e compagni tenuto conto che il tasso di litigiosità raggiunto è stato semplicemente stratosferico. Una situazione tanto più esplosiva se si considera lassurdo dualismo che si è venuto a creare tra il consigliere regionale Giuseppe Sagliocco e lo stesso Ciaramella, con il codazzo di seguaci. Tanto più che i sagliocchiani non hanno mai fatto nulla per non evidenziare una vera e propria attività di opposizione contro la maggioranza. E le azioni spesso sono state ispirate dal loro leader, come nel caso della mancata sottoscrizione del protocollo dintesa per la ristrutturazione dellarea dellex Alifana. Come non ricordare, poi, la presa di posizione di Giovanni Marino sul degrado del rione Borgo. Insomma, il drappello composto, oltre che da Marino, da Nicola Verde, Gianmario Mariniello (altro attento fustigatore delle presunte manchevolezze della maggioranza, ma soprattutto del proprio sindaco), Francesca Marrandino, Nicola Andreozzi, e Rosario Capasso ha cercato di lavorare ai fianchi una maggioranza della quale erano e sono parte integrante.
Ora è venuto il momento di prendere atto di certe intemperanze ed i primi a farne le spese dovrebbero essere due consiglieri comunali che da supporter di Peppe Stabile, a partire dalle primarie del centrosinistra del novembre 2006 fino a subito dopo la debacle elettorale, si sono trasformati in consiglieri di centrodestra.
Ad avere parole di fuoco lo stesso coordinatore cittadino del Popolo della Libertà Nicola Golia che ha sottolineato come alcuni personaggi più volte hanno dimostrato di non essere parte integrante della nostra coalizione. Spesso si sono nascosti dietro ad alcuni dei nostri, ma, di fatto, provengono da altre realtà, non sono stati eletti con noi e, addirittura, gli abbiamo anche riconosciuto assessori personali di riferimento. Lo stesso Golia ha concluso: Più volte lei ha parlato, giustamente, di maggioranza obesa e noi dobbiamo capire che lobesità è dannosa anche in politica.
Insomma, la maggioranza vuole mettere in atto una sorta di serrate le righe e vorrebbe farlo escludendo i corpi estranei o riottosi e portare allinterno del Popolo della Libertà gli uomini del vicesindaco Nicola De Chiara, di fatto e da sempre omogenei al vecchio progetto berlusconiano del Popolo della Libertà. Lunica cosa che rimane da verificare sono i tempi. La circostanza ipotizzata avverrà prima o dopo le elezioni regionali e provinciali? Si andrà alla resa dei conti in tempi brevi o in primavera prossima?