TEVEROLA. L’esponente di Rifondazione Comunista Giuseppe Verolla non ha più dubbi: “Oramai siamo arrivati ad un punto di non ritorno, l’emergenza rifiuti in Campania è da considerarsi come la piaga del terzo millennio, …
…solo che questa volta la piaga non è da attribuire alla volontà divina ma all’incuria ed incapacità dell’uomo, a gente senza scrupoli che per denaro è pronta a calpestare la dignità umana”. Questo problema diventa molto più profondo, quando i rifiuti sono catalogati come rifiuti tossici e quindi nocivi per la salute dell’intera comunità. E’ per questo motivo che il bertinottiano Verolla, dopo gli ultimi ritrovamenti di lastre di eternit contenenti fibre di amianto in Terra di Lavoro e anche nella zona di Teverola, invita tutte le amministrazioni comunali, provinciali e quelle regionali chiamate a tutelare la salute di ogni singolo cittadino affinché “istituiscano dei fondi per incentivare ed agevolare lo smaltimento legale di tutti i rifiuti nocivi alle persone, evitando così dopo la beffa il danno economico”. Considerando che, in caso di ritrovamenti di cumuli di eternit o altri rifiuti di tipo nocivi, sono gli stessi enti a doversi fare carico degli oneri per la rimozione ed, in aggiunta, degli oneri per la bonifica del territorio su cui giacevano i rifiuti stessi, il rifondino ritiene giusto “valutare attentamente l’invito rivolto a tutti i governi comunali, provinciali e regionali”. “Ciò – conclude Verolla – nella speranza che un passo del genere, con l’utopica realizzazione della raccolta differenziata (almeno a Teverola) e la ferrea collaborazione di tutti i cittadini, possa riportare la nostra regione ad essere ricordata per la sua storia, la sua bellezza e non per i rifiuti”.