TEVEROLA. Rappresenta una delle più importanti realtà del patrimonio industriale casertano, ma sul futuro dei suoi 60 operai e di tutti quelli dellindotto che rischiano di perdere il posto di lavoro, le istituzioni tacciono.
Il pastificio Chirico di Teverola, da oltre 110 anni orgoglio del sistema produttivo dellarea industriale casertana, attraversa ormai da sei mesi una grave crisi finanziaria e i suoi 60 lavoratori sono in cassa integrazione. Un crollo della produzione che ha colpito i dipendenti allimprovviso e che i vertici aziendali hanno giustificato con laumento del costo del grano e con il conseguente calo di commesse. Eppure prima di proclamare lo stato di crisi, la proprietà ha perfezionato la vendita del nuovo molino a un industriale del Lazio, con il Comune di Teverola erano in corso trattative per la vendita del vecchio molino e i carichi di lavoro erano tali da dover ricorrere anche agli straordinari nei giorni festivi. Per il prossimo 18 aprile è prevista la nomina del commissario da parte della Camera di consiglio del tribunale fallimentare e, nellattesa, la Flai Cgil chiede allamministrazione comunale di Teverola di congelare la trattativa per lacquisizione del vecchio molino fin quando lazienda non presenti un serio piano di rilancio delle attività a difesa dei livelli produttivi e occupazionali. Inoltre, – ci dice il segretario provinciale della Flai Cgil, Angelo Paolella – chiediamo che venga costituito un tavolo istituzionale in cui il Comune assieme allazienda e ai sindacati vincoli a utilizzare il ricavato della vendita esclusivamente per garantire i posti di lavoro.