Licenziamenti Chirico, sit in dei dipendenti

di Redazione

 TEVEROLA. Caso Chirico, è ancora emergenza per i dipendenti dell’ex mulino. Erano in venti, ieri mattina, i dipendenti dell’azienda che hanno presidiato via Roma.

Ancora una volta gli operai sono scesi in strada per far sentire il loro grido di protesta. I 51 dipendenti della società Chirico, che ha già presentato un concordato preventivo, resteranno in cassa integrazione fino al prossimo mese di dicembre, dopodiché, se nulla cambierà, rischieranno il licenziamento. Via Roma è stata invasa da gazebo informativi dell’azienda e del problema dei suoi dipendenti. E resteranno lì “in modo permanente fino a quando le istituzioni non ci daranno una risposta. – afferma il responsabile della Cgil – I politici due mesi fa, in tempo di elezioni, hanno dimostrato di volerci aiutare e di interessarsi al nostro caso. Poi, finita la campagna elettorale, ci hanno dimenticati e noi siamo alle solite. Vogliamo aiuto e assicurazioni per il nostro futuro. Siamo in fase di emergenza e rischiamo per luglio”. La preoccupazione dei dipendenti è forte ma i toni della protesta sono rimasti bassi per l’intera giornata e il presidio della polizia di Stato, necessario in queste circostanze, non ha registrato alcuna situazione particolare. I manifestanti non hanno provocato disordini e si sono limitati a sostare sui marciapiedi per dimostrare, semplicemente con la loro presenza, la necessità di avviare una trattativa per risolvere la questione. Una protesta simile è stata avviata dagli stessi dipendenti lo scorso mese di aprile. L’imminente licenziamento dei sessanta operai, già in cassa integrazione, fu portato all’attenzione del primo cittadino, che accolse la delegazione degli operai e gli esponenti delle due segreterie sindacali: Cgil e Uil. Il sindaco Lusini, a margine dell’incontro, spedì una nota informativa della questione al prefetto. Dopo qualche giorno la III Commissione Consiliare Permanente (Programmazione, Agricoltura, Turismo, Altri Settori produttivi), presieduta da Giuseppe Sarnataro, tenne un’audizione sulla crisi finanziaria dell’azienda Chirico spa, storico pastificio del Comune di Teverola. All’incontro parteciparono, oltre al presidente Sarnataro, il vicepresidente della commissione Nicola Caputo, il dirigente dell’assessorato alle Attività produttive Ciro Barbato, i consiglieri regionali Nicola Marrazzo e Giuseppe Sagliocco, il sindaco di Teverola Biagio Lusini, il titolare dell’azienda Salvatore Lubrano e i rappresentanti sindacali della provincia di Caserta. Creare le condizioni per attrarre gli investimenti imprenditoriali e salvare il marchio Chirico: questo l’obiettivo individuato ma non ancora raggiunto. Dopo due mesi circa da allora, la questione si ripresenta e gli operai ritornano in strada.

dal Corriere di Caserta (di Luisa Conte)

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