TEVEROLA. Alle polemiche si aggiungono altre polemiche. Non bastava il caos generato dalla ricusazione della lista Progetto Civico-Teverola Città guidata dal sindaco uscente Biagio Lusini, per la quale si attende il parere del Tar Campania il prossimo 28 maggio.
Ora si apre un altro fronte di scontro: quello sugli scrutatori. Ieri mattina, presso la casa comunale di via Cavour, la commissione elettorale ha proceduto alla nomina dei 48 scrutatori, quattro per ognuna delle 12 sezioni che saranno allestite per le amministrative ed europee del 6 e 7 giugno.
Una nomina che è avvenuta per scelta diretta da parte dei consiglieri della commissione elettorale, così come prevede la normativa, quindi non tramite il classico sorteggio, nonostante alcuni comuni adottino ancora tale metodo. Si presuppone, quindi, che ogni parte politica doveva scegliere ognuna i propri scrutatori. E così è avvenuto, tranne per quanto riguarda il gruppo dei Pdl, composto dal capogruppo Francesco Caputo e da Luigi Menale. La nomina degli scrutatori è stata effettuata solo ed esclusivamente dalla maggioranza e dal presidente della commissione elettorale, estromettendo completamente il Pdl, accusa Francesco Caputo, che annuncia la presentazione di un esposto in Prefettura.
Nel mirino dei berlusconiani, in particolare, è finito il presidente della commissione Renato Cocchiaro, il quale, nonostante sia anchegli un esponente dellopposizione, per la precisione del gruppo Pd (assieme al consigliere regionale Nicola Caputo), non avrebbe coinvolto nella nomina i due colleghi.
Insomma, tutti sarebbero stati garantiti: la maggioranza, i due consiglieri del Pd, laltro consigliere di opposizione Giovanni Improta (che però sarà candidato nella lista di Lusini), tranne Francesco Caputo e Menale.
Dalla maggioranza arriva la replica dellassessore Crescenzo Salve: Non capisco cosa centri la maggioranza in questa vicenda. Il presidente della commissione elettorale è un consigliere di opposizione, e se questultimo ha escluso i due consiglieri del Pdl allora il problema è della minoranza.
Dal Corriere di Caserta, 19.05.09 (lc)