Maratona di Roma, l’avventura del teverolese Nicola Palumbo

di Redazione

Nicola PalumboTEVEROLA. E’ questo il modo migliore per parafrasare l’avventura della mia mezza maratona di Roma, come atleta della Asd NapoliRun, che si è tenuta sabato 20 giugno.

Solo che, a differenza del protagonista di una delle tre storie della commedia shakespeariana, scritta nel 1595, non ci si poteva perdere grazie alle oltre 2000 fiaccole lungo il percorso e al calore della folla che, fino a notte fonda, incitava dai lati della strada.

La 1^ edizione della Mezza Maratona di Roma, gara sulla distanza di 21,097 chilometri, con oltre 3000 podisti al via (2805 arrivati al traguardo), ha segnato una netta vittoria del podismo internazionale sulle strade della capitale. Alle 23 l’ambasciatore di Colombia in Italia, Sabas Pretelt de la Vega, insieme al presidente della Maratona di Roma Enrico Castrucci hanno dato lo start.

Siamo partiti da via di San Gregorio, altezza Arco di Costantino. Anche correndo non si può restare indifferenti dinanzi allo scenario archeologico del percorso, fatto di basoli e sampietrini: da via delle Terme di Caracalla, dove d’impatto si è messi di fronte alla imponenza di uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali di Roma, ci siamo diretti in via di Porta San Sebastiano, via Appia Antica, che i romani chiamavano anche regina viarum, che collegava Roma a Brindisi e dove apparvero per la prima volta le pietre miliari. Ancora, passando per via Appia Pignatelli, via Ardeatina, via dell’Annunziatella, per tornare sull’opus lastricatum di via Appia Antica fino a via di Porta San Sebastiano, dove era fissato il traguardo. Sono proprio le bellezze archeologiche che si incontrano lungo queste strade a dare maggiore vigore a chi corre!

Il percorso ha incantato per la sua unicità, specialmente lungo l’Appia Antica dove, la luce delle fiaccole viste da lontano in contrasto col buio della notte, ha creato uno scenario indimenticabile. L’adrenalina era tanta, ma dall’inizio ho cercato di gestire la gara dosando le energie muscolari. La tipologia di percorso, dopo pochi chilometri, ha mostrato alcuni imprevisti: il percorso non era lineare e piatto come quello della Maratona di Roma, che ho fatto a marzo scorso, stavolta vi erano parecchi saliscendi, anche piuttosto ostili e impegnativi.

Al 15° chilometro, grazie anche alla frescura notturna, avevo ancora energie sufficienti per un ottimo finale in progressione, riuscendo a chiudere in 1h40’52’’, risultato per me positivo, anche se non è il mio personale sulla mezza. In campo maschile ha trionfato il keniano Biwott Nicodemus (classe 1980, società arnese Vini di Pescara) chiudendo in 1h06’11’’; alle sue spalle, l’azzurro del CS Esercito Pasquale Rutigliano ha impiegato 1h07’51’’, al terzo posto Federico Simionato dell’Aeronautica Militare ha chiuso in 1h08’51’’.

In campo femminile, invece, vittoria dell’azzurra Fatna Maraoui, atleta del CS Esercito, che ha chiuso in 1h18’15’’. Secondo posto per la compagna di società Gegia Gualtieri (1h21’13’’), al terzo posto Martina Celi dell’Atl. Studentesca CA.RI.RI. ha chiuso in 1h24’01’’. Risultati completi su www.tds-live.com.

inviato da Nicola Palumbo

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