TEVEROLA. Guardiamo con attenzione levolversi degli eventi. Se cè la disponibilità di qualcuno a riconoscersi in un programma allinsegna della democrazia, della trasparenza e di un reale sviluppo della comunità possiamo anche instaurare un dialogo.
Lesponente del Pdl, Gennaro Caserta, già candidato a sindaco dei berlusconiani alle ultime amministrative, lascia intendere che potrebbero esserci margini di trattativa con il terzo polo formato dai quattro ex consiglieri Gennaro Melillo, Nicola Picone, Salvatore Barbato, Raffaele Caputo e da una parte del Pd cittadino rappresentata da Francesco Pecorario, che ha preso le distanze dalla maggioranza guidata dallex sindaco Biagio Lusini, annunciando la formazione di una nuova coalizione civica.
Forse – riflette il dottor Caserta riferendosi ai dissidenti – si sono accorti solo adesso di avere a che fare con un sindaco despota ma, come si dice, non è mai troppo tardi. Nonostante il risultato complessivo delle ultime amministrative e il clima venutosi a creare per loccasione, il Pdl ha dimostrato che quello della ex maggioranza non era un fortino inespugnabile. Probabilmente è questo che ha fatto cambiare idea agli ex amministratori. Hanno compreso che a Teverola può esistere la democrazia.
Caserta sottolinea anche la situazione ambigua in cui si ritrova il Partito Democratico, vista la posizione anti-Lusini assunta dal gruppo dellavvocato Pecorario. E strano dice lex candidato sindaco che finora nessuno dei vertici del Pd, che a Teverola vanta un deputato e un consigliere regionale, sia intervenuto nella questione. Ciò dimostra che il loro partito non gode di buona salute. E si augura che anche altri esponenti della ex maggioranza consiliare cambino idea come è successo per Melillo, Picone, Barbato e Caputo. Intanto, il medico teverolese annuncia che, a settembre, alla ripresa dellattività politica, chiederanno un incontro con i commissari straordinari che governano Teverola per discutere delle problematiche del territorio.
dal Corriere di Caserta, 27.08.09