TEVEROLA. Laltra sera, nella sede dei giovani del Pd di Teverola, in via Cavour, si è tenuto un incontro con gli operai del Mulino Chirico, lazienda teverolese in crisi.
Dalla discussione è emersa non tanto lapprensione per la condizione lavorativa non rosea, bensì la preoccupazione per quello che può essere il destino di una realtà storica teverolese. Dopo una breve introduzione sulla necessità impellente di un compratore (ci sarebbero due imprenditori interessati allacquisto, come annunciato dal consigliere regionale del Pd Nicola Caputo, ndr.) si è parlato del valore che negli ultimi cento anni ha avuto Il Mulino per la comunità di Teverola e su come sarebbe possibile rivalorizzare questo monumento economico e sociale nel futuro.
Quello che ci ha impressionato davvero tanto spiegano i giovani del Pd è lattaccamento viscerale dei dipendenti al mulino, un pezzo della loro comunità e della loro storia ed eredità che vorrebbero lasciare ai propri figli, come i loro nonni hanno fatto con essi. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare lopinione pubblica sulla situazione attuale del mulino Chirico per far si che questo pezzo di storia non venga dimenticato.
Una prima iniziativa sarà quella di istituire un comitato composto da esponenti di associazioni e partiti politici di Teverola per esporre e portare avanti idee ed iniziative che possano valorizzare lazienda. Inoltre, è nata una proposta singolare quanto simbolica: far risuonare, ogni giorno, alle ore 12, la tufa.Quando il mulino si trovava ancora al centro della città spiegano i giovani demcoratici vi era il suono puntuale della tufa a mezzogiorno, che scandiva la nostra mattinata. Proprio per questo motivo come prima opera di sensibilizzazione nei prossimi giorni chiederemo ufficialmente al commissario prefettizio di far rintoccare nuovamente la tufa a mezzogiorno fin quando il periodo di crisi non sarà superato.