TEVEROLA. A Teverola da qualche tempo si annusa unaria elettorale. E normale spira dalle amministrative della primavera scorsa, che da noi non hanno sortito effetto perché non sè raggiunto il quorum.
Solo che quellatmosfera non è alimentata dal chiacchiericcio politico, dai si dice, dal toto-candidati sindaci e consiglieri. No! E prodotta, invece, da attività un po sottocoperta, ma che non sfugge in una realtà come la nostra, che ripropone metodi e costumi di quelli che ci rendono invisi e antipatici in giro per il mondo e che offendono la nostra intelligenza prima ancora che la nostra dignità. Modi di fare che fanno leva sulla solita, vecchia, insuperabile furbizia, impiegata per agguantare obiettivi partigiani, per i quali vengono ammesse anche le sveltine, non importa se al prezzo di svilire il buon nome di un popolo, in genere quello meridionale, come se non fosse capace di affrancarsi da comportamenti che di serio hanno ben poco.
Ci riferiamo alla notizia, percepita, sussurrata, riferita ‘alluccando’, di prospettive di lavoro che in questo periodo proliferano e si accrescono con lavvicinarsi del tempo delle elezioni. Non sappiamo bene di quale progetto si tratti, questa volta, ma si dice che più di qualcuno abbia già acquistato la divisa da lavoro. Va da sé che si tratta di progetti evanescenti, che durano lo spazio di unelezione, passata la quale franano senza mai essere stati veramente in piedi, lasciando intatto il numero dei disoccupati e maggiorata solo la delusione di chi, magari per disperazione, ha creduto anche a questultima fanfaronata. Vero è che per verificare la bontà di un progetto si farebbe anche subito. Basterebbe chiedersi quale attività produttiva verrebbe impiantata col progetto. Nel caso che ricorre in questo periodo, sembra di capire che si tratterebbe di lavoro che poi dovrebbero foraggiare le solite casse pubbliche, che però sono più bucate della groviera, e che di produttivo non avrebbe nulla. Nella migliore delle ipotesi sarebbe lavoro assistito. Quello che è peggio, è che si tratterebbe di lavoro fantasma, perché in realtà oggi non ci sono più nemmeno le condizioni per rendere credibili questi mezzucci.
Il senso di responsabilità e la serietà che, una volta per tutte, dovrebbero cominciare a caratterizzare i nostri comportamenti, per evitare la deriva completa e il baratro alle nostre comunità, consiglierebbero di prospettare alla popolazione, ai giovani, alle donne, azioni più mature, più incisive; decisioni più efficaci di un pugno di inutili, inesistenti e, se vi fossero, esosi posti di lavoro.
Teverola, come gli altri centri dItalia, merita che sul suo territorio si realizzino le condizioni migliori per attrarre investimenti produttivi e quindi creare posti di lavoro veri e duraturi; merita che siano create le condizioni più attrattive dal punto di vista economico e burocratico perché chiunque ne abbia voglia possa cimentarsi in unattività commerciale, artigianale, imprenditoriale con incoraggiamento e senza eccessive penalizzazioni, specie iniziali, senza assurde complicazioni. Agevolazioni per i tributi locali (Ici, Tarsu, Tosap, ecc), correttezza, trasparenza e celerità nel rilascio di permessi e autorizzazioni. Queste, per esempio, tra le altre, le decisioni da prendere. Sono le uniche utili ad agevolare le condizioni di crescita e di sviluppo delleconomia e, dunque, la nascita di posti di lavoro.
Andare in giro come incantatori di serpenti ad additare la luna, suscitando aspettative e illusioni, è un atteggiamento irresponsabile e colpevole non solo nei confronti degli ingenui che prestano ascolto ma di tutta la comunità e dellintero Paese, del futuro delle gente.
Per questo richiamiamo lattenzione di ciascuno a non seguire i venditori di fumo e a saper dire basta a questi modi grotteschi messi in atto per cercare di abbindolare quanti più elettori sia possibile. Sarebbe ora che al posto dei vecchi e ripetitivi annunci di progetti per Teverola si mostrasse ai suoi cittadini, dopo tanti anni, qualche diretta e concreta realizzazione!
I teverolesi sono maturi e rispettabili, non meritano questo trattamento, sapranno riconoscere questi fantasmi al lavoro, capire cosa vorrebbero ottenere e respingere i loro ridicoli ma pericolosi tentativi, comè giusto che sia.
inviato da Raffaele Improta (dirigente cittadino Pdl)