TEVEROLA. Raffaele Improta, dirigente del Popolo della Libertà di Teverola, interviene in merito alle dichiarazioni di un gruppo di lavoratori socialmenti utili che hanno lamentato la scarsa attenzione della politica nei confronti della loro categoria.
Gli Lsu dice Improta sono stati strumentalizzati ai fini politico-elettorali dalla vecchia amministrazione capeggiata dallex sindaco Lusini. A Teverola si lasciava anche intendere loro che se alle elezioni comunali avesse vinto unaltra coalizione sarebbero stati meno tutelati. Naturalmente, erano e restano menzogne. Lamministrazione Lusini sa bene che il sottoscritto ha sempre difeso la legalità, il diritto e la trasparenza. Nel nostro comune da lungo tempo ci sono Lsu che fanno il proprio dovere. Ma non è così per tutti; non per chi ha goduto di appoggi e protezioni. Sono convinto, però, che chi si impegna e dà un maggior contributo vada anche gratificato, con le integrazioni previste dalla normativa. Le divagazioni, a chiacchiere naturalmente, sugli Lsu sono servite a Lusini e ai suoi colonnelli per contribuire a distogliere lopinione pubblica dai veri problemi di Teverola. Basti pensare che nel 2008 un accordo tra Governo e Regione Campania consentiva la stabilizzazione dei lavoratori, finanziata con 20 milioni di euro da destinare a tutti i comuni interessati che avessero presentato domanda entro il 15 novembre di quellanno. Lallora sindaco Lusini, pur avendo la possibilità di ridare un dignità ai circa 100 Lsu teverolesi, distratto da altri impegni per lui primari, non lha colta, in concreto se ne è fregato. La legge avrebbe assegnato 20mila euro allanno per 3 anni, per ogni Lsu stabilizzato. Comprendo le ragioni, i timori, le difficoltà dei lavoratori che oggi si lamentano, e, proprio per questo, suggerisco a tutti di farsi sentire con il proprio voto, lasciando a casa Lusini e i suoi colonnelli che in 15 anni non si sono mai interessati dei veri problemi di Teverola, e oggi, come se nulla fosse, si ripresentano ai cittadini per chiedere ancora una fiducia che non meritano.