Movimento per Teverola: “Queste elezioni sono un indecente mercimonio”

di Redazione

Paolo MattielloTEVEROLA. “Queste elezioni sono un indecente mercimonio, uno spregevole ed ignobile mercato dove tutti si vendono a tutti”.

Non usano mezzi termini i componenti del “Movimento per Teverola”, guidati dal candidato a sindaco Paolo Mattiello, nel giudicare gli altri due schieramenti maggiormente accreditati per la vittoria finale: il “Progetto Civico-Teverola Città” dell’ex sindaco Biagio Lusini e il “Patto per Teverola” dell’ex vicesindaco Gennaro Melillo, formati ognuno da “mezza ex maggioranza consiliare”, “mezzo Pd” e “mezzo Pdl”.

Insomma, due liste civiche che hanno spaccato il precedente consiglio comunale e i due maggiori partiti cittadini. “Una situazione – continuano dal Movimento per Teverola – che vede Pd e Pdl disintegrati, con accoppiamenti incredibili, se non ridicoli, e la presenza di alcuni personaggi di discutibile moralità o senza alcun peso specifico che mediano instancabilmente per accreditarsi abili tessitori del nulla”. Per il sodalizio che si pone come alternativa ai due principali schieramenti, il prossimo turno elettorale sarà ricordato “per i pateracchi consumati senza ritegno, al di là del risultato che vedrà vittorioso questo o quello schieramento, che pari sono, o quasi”.

Da qui un’analisi “chiara” dell’attuale quadro politico: “‘Quelli’ – dicono dal Movimento – si sono divisi ed una parte di essi si sono messi in proprio, diventando ‘questi’. Di ‘questi’ uno in particolare si è perso per strada, ignorandone la sorte. E’ altrettanto ignoto se è ritornato da ‘quelli’ o se si è messo a cavallo tra ‘questi’ e ‘quelli’. Fra ‘questi’ – aggiunge il Movimento – si sono mischiati una buona parte di ‘quegli altri’, che si vergognavano a correre da soli, visti i trascorsi, ed alla fine si sono ‘squagliati’ tra questi. Una parte sparuta di ‘quegli altri’ si è però accordata con ‘quelli’, perché si erano incavolati, in quanto il capo di ‘quegli altri quegli altri’ se li era venduti a ‘questi’. Avete capito bene?”.

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