TEVEROLA. Lex consigliere comunale Raffaele Improta, dirigente cittadino del Popolo della Libertà e candidato alle comunali del prossimo 28 marzo nella lista Patto per Teverola, commentando le vicende prelettorali riscontra alcuni significativi cambiamenti.
In particolare, nota come lex sindaco Biagio Lusini, in occasione della annullata tornata elettorale comunale dello scorso anno, vantava di riuscire a dare una mano persino a liste avversarie per le candidature. Con prosopopea ed esibendo una incontrollata smania di grandezza, sottolinea Improta Lusini prospettava la candidatura di suoi affiliati dove servisse, forte di una maggioranza di consensi talmente ampia da farlo sentire generoso con gli avversari, poveri e umili mortali, ai quali si offriva di alleviare la pena della composizione di una lista mediocre o di evitare il fiasco, addirittura, di una mancata presentazione della lista. Improta si chiede dove sia finita, ora, tutta quella boria alimentata da 15 anni di consenso continuativo. Oggi incalza Improta sembra che lui stesso riesca a malapena a mettere insieme 16 persone per la sua lista. Indirettamente, gli sono andati in soccorso alcuni suoi ex storici avversari politici, con lindicazione di due candidature (alla faccia della grandezza).
Per il pidiellino, la denominazione stessa della lista civica di Lusini, Progetto Civico, suona beffarda: Dopo 15 anni di proposte agli elettori dice Improta di un progetto civico nessuno ha il piacere di aver visto realizzato qualcosa. Tutto, di sana pianta, è rimasto sui tavoli della sua amministrazione e nulla è stato concluso, nemmeno ciò che era stato solo avviato.
Il Piano Regolatore è uno di quei progetti fantasma; per tentare di rintracciarlo ci si dovrebbe rivolgere alla trasmissione di Rai 3, Chi lha visto!. La piscina comunale è come laraba fenice: che se ne parli ognuno lo sa dove sia nessuno lo dice; in realtà, perché 15 anni di chiacchiere non sono bastate per il decollo di questaltro progetto fantomatico. Il cimitero attende ancora di veder compiute le opere per consegnare, per esempio, le cappelle gentilizie a chi le ha già pure pagate. Lamministrazione Lusini a prendere dai cittadini era un lampo a dare una tartaruga. E i cittadini che hanno pagato rischiano di attendere ancora molti altri lunghi anni perché il progetto delle cappelle gentilizie, tanto per dire, era ed è mal riuscito. Biblioteca comunale, miglioramento della viabilità e spazi verdi sono progetti che il candidato a sindaco Lusini e i suoi compagni di merende tirano fuori solo in campagna elettorale oramai. Naturalmente è sotto gli occhi di tutti che di migliorato non cè nulla, almeno di quello che interessa i cittadini e gli spazi, ammesso che ci siano sono solo neri, nerissimi, pronti per la cementificazione a cui abbiamo assistito in questi anni, manco se Teverola fosse stata la periferia milanese ai tempi del ragazzo della via Gluck di Celentano. Lasciamo perdere poi la favola dellammodernamento della macchina amministrativa e della gestione della cosa pubblica. Basti pensare ai rifiuti, allacqua, ecc. per capire di che ammodernamento sono stati capaci i venditori di fumo che hanno amministrato il nostro comune per tanti anni. Il progetto civico, insomma, sarà ancora una volta una buggeratura per gli elettori e per i teverolesi che sapranno giudicare gli amministratori uscenti e che si ricandidano per quello che hanno fatto, o meglio non fatto, in 15 lunghi anni di (mal)governo del comune. E molto opportuno ricordare le realizzazioni (Fatto) di cui può vantarsi la lista progetto civico di Lusini a Teverola.
1) Tre costosissimi traslochi per il municipio: da Piazza Municipio a Via Campanello, a Piazza Cavour.
2) Una centrale termoelettrica di 400 mhw produttrice di danni per la salute dei cittadini e per lambiente, senza neppure un giusto ristoro per la popolazione. In altri comuni è andata molto meglio, avendo almeno ottenuto adeguate compensazioni.
3) Potenziamento della seconda centrale termoelettrica da 155 mhw a 350 mhw con superamento della soglia dei 300 mhw, indicata dai ministeri dellambiente e della salute come limite ‘tollerabile’ per un territorio: lex sindaco, generoso comè, sè tenuto largo anche in questo caso.
4) Cementificazione di tutto il territorio di Teverola, fuori da ogni sensata progettualità urbanistica, con danni alla viabilita e alla vivibilità per tutta la Città.
5) Istituzione di un comitato, io non voto, dopo lesclusione (per incapacità dei responsabili della lista) della lista progetto civico dalle elezioni comunali dello scorso giugno, la cui filosofia e i cui metodi urtavano i principi di una società civile e libera.
6) Chiusura del centro Iperfamilia, presente da 25 anni a Teverola e che aveva dato posti di lavoro a diversi cittadini. Ecco, queste sono le realizzazioni sui quali cè il timbro Fatto dei governi comunali della Lista Lusini. Tutto il resto li annoiava e dei relativi progetti non hanno saputo che farsene. Gli elettori, questa volta non sapranno che farsene del loro Progetto civico e daranno, finalmente, fiducia a chi sostiene la necessità di una svolta epocale per far ripartire la nostra Città e assicurare ai suoi cittadini un futuro migliore.