TEVEROLA. A sentire gli screzi tra i due candidati a sindaco, Lusini e Melillo, mi viene in mente una lettura di qualche anno addietro: parlo de Le allegre Comari di Windsor di William Shakespeare.
Lo afferma lavvocato Paolo Mattiello, candidato sindaco della lista Di Pietro-Italia dei Valori. E stupefacente continua Mattiello riferendosi ai suoi due diretti avversari che entrambi, fino ad ieri sodali, oggi si beccano come due galli nel pollaio, scadendo nel gusto e nello stile in becere beghe e pettegolezzi a livello di portineria. E questa si propone come la classe dirigente di Teverola.
Sempre citando lo scrittore inglese, Mattiello rievoca unaltra colorita espressione dellAmleto: Viviamo in unepoca in cui la ragione fa da ruffiana ai pruriti. Noi della lista Di Pietro-Italia dei Valori spiega Mattiello ci poniamo come rottura totale con il passato, in netta antitesi con la politica che entrambi hanno rappresentato e che intendono unitariamente. Perseguire e gestire in piena sintonia; la loro è una competizione finta, dietro cui si nasconde la volontà di continuare lazione di spoglio della cosa pubblica alla faccia dei teverolesi. Perciò diciamo si alla legalità, sì alla moralità, si alla onestà.