AVERSA. Dopo la seduta del consiglio comunale di venerdì prossimo partirà lepurazione di chi si è messo allopposizione pur rimanendo nel Pdl.
Sembra, oramai, essere divenuto un mantra in seno alla maggioranza di centrodestra che regge le sorti della città normanna. Una frase che avrebbe fatto propria anche lo stesso sindaco Domenico Ciaramella, stanco di essere a capo di una maggioranza che non riesce a decollare in una città che segna il passo.
Nel mirino soprattutto il presidente del consiglio comunale Nicola Verde, sagliocchiano della prima ora, che, tradendo non solo la decisione della maggioranza del partito, ma anche il proprio ruolo istituzionale, ha votato in maniera difforme in occasione delle oramai famose mozioni sulle strisce blu. Cè, infatti, chi lo vorrebbe defenestrare e metterlo fuori dalla maggioranza insieme ai suoi amici di cordata Mariniello, Marrandino e Capasso. Ma non credo afferma un consigliere di fede ciaramelliana che questi voteranno contro venerdì prossimo. Infatti, giocano su questo equivoco da tempo e, di fatto, ci hanno bloccato anche nellordinaria amministrazione. Circostanza verissima tanto che dallopposizione, soprattutto Mimmo Rosato de
Da parte sua, Salvatore De Gaetano dellUdc sottolinea: Non abbiamo chiesto nulla al Pdl, la questione è tutta al loro interno. Debbo, però, ricordare ai tre che hanno votato contro che non esiste solo il Pdl, ma una coalizione e in sede di pre-consiglio era stato deciso di modificare il testo dellemendamento accolto nel Pdl, togliendo i capigruppo dallapposita commissione.
Insomma, nella conta che si registrerà venerdì prossimo, in occasione della seduta di consiglio comunale che ha allordine del giorno un argomento politicamente rilevante come lassestamento di bilancio, Ciaramella e i suoi tenteranno di far capire di essere in grado di andare avanti anche senza i sagliocchiani. Ci riusciranno? Basterà attendere ancora pochi giorni per capire se finalmente possa essere messa la parola fine alle fibrillazioni che attraversano Forza Italia e An prima e Pdl ora o se a pagare lo scotto della guerra in atto dovranno essere ancora gli aversani.