TEVEROLA. Era prevedibile che il patto tacito di non-aggressione tra la lista Melillo e quella di Lusini fosse destinato a durare per breve tempo …
… e così sono scoppiate le ostilità con la inevitabile conseguenza che dalle comari di Windsor si passasse alle lavandaie del Rione Sanità. Con la sua proverbiale ironia, lavvocato Paolo Mattiello, candidato a sindaco della lista Di Pietro-Italia dei Valori, continua a punzecchiare i due avversari Biagio Lusini e Gennaro Melillo. Si è scatenata la guerra dei volantini tra le due corazzate elettorali con il giallo di un volantino anonimo che ha agitato fortemente le acque di una domenica normale, diventata dimprovviso fortemente agitata. Sta di fatto che in esso vi erano contenute pesanti accuse contro alcuni candidati della lista Lusini che non riportiamo e su cui non esprimiamo giudizi. In serata poi la tensione si è vieppiù innalzata, in seguito al comizio della lista Lusini, quando questultimo ha pesantemente attaccato il candidato a sindaco Melillo su alcune questioni, riguardanti le centrali termoelettriche.
La campagna elettorale è oramai entrata nel vivo sostiene Mattiello e i conti in sospeso tra i due schieramenti stanno venendo gradualmente a galla, al punto che i rapporti, già tesissimi, stanno raggiungendo livelli inusitati. Noi continuiamo per la nostra strada, sottolinea Mattiello fatta di cose concrete da fare e non di faraonici progetti, che solo uno come Lusini, convinto di essere eterno e di volere tramandare la carica di sindaco alla prole, trasformandola di fatto in una istituzione Monarchica, immagina e forse sogna.
Infine, Mattiello registra con vivo piacere ladesione della lista Melillo alla proposta di istituire ad ogni inizio di legislatura lanagrafe patrimoniale dei consiglieri eletti, al fine di valutare eventuali incrementi di natura patrimoniale di origine dubbia. Dalla lista Lusini incalza Mattiello nessuna adesione.