TEVEROLA. Che la partecipazione diretta alla vita pubblica non sia soltanto il tormentone di ogni campagna elettorale, bensì il risultato di una programmazione di iniziative concrete atte al coinvolgimento della popolazione.
Lauspicio è di Dario Di Matteo, candidato al consiglio comunale, giovane pragmatico e determinato, che propone una formula semplice, ma efficace per promuovere il protagonismo dei cittadini nelle scelte principali che riguardano il paese: il question time, ossia la possibilità di interrogare gli amministratori sui progetti che interessano tutti i campi della vita comunale. Ma non solo linterrogazione a risposta immediata, fra le idee del candidato.
Sarebbe auspicabile – osserva Di Matteo – anche prevedere la nascita di unassemblea permanente costituita dai rappresentanti delle varie categorie civili in modo da favorire una convocazione delle parti in causa, ogni qualvolta si presenti la necessità di valutare attentamente i passi da compiere per la gestione del paese. Democrazia partecipata – incalza il candidato – non deve essere solo la buona intenzione di parole che poi non vengono applicate nei fatti, bensì un sistema vero in grado di entrare a contatto con la gente.
Lamministrazione comunale che sarà eletta a Teverola dovrà perseguire un obiettivo prioritario: un risveglio collettivo delle coscienze. Si dovrà lavorare affinchè i cittadini non si lascino andare al senso di rassegnazione che troppo spesso appartiene a chi vive in territori difficili come il casertano – dice Di Matteo – bisogna far passare il messaggio che una realtà diversa è possibile e che soprattutto il processo di cambiamento e di riscatto potrà essere attuato soltanto a partire dal contributo di tutti, dal senso di responsabilità delle istituzioni e dallattenta e sana partecipazione dei cittadini. Solo così – conclude lesponente del Progetto civico Teverola città – unendo le forze positive e propositive del territorio, si potrà davvero affermare di aver intrapreso la direzione giusta.